Caro amore

Dalla Mailing list su Fabrizio

From: "Riccardo Venturi" <venturik@ifrance.com>
Subject: [fabrizio] Anche "Caro amore" e' una traduzione
Date: Fri, 3 Jan 2003 10:59:10 +0100

Credo che il miglior "buon anno" possibile sia parlare di Fabrizio de Andre' (cosa che vado a fare immediatamente).

La storia di "Caro amore", la "canzone espulsa", la conoscete piu' o meno tutti: il tema musicale e' quello centrale del celeberrimo "Concierto para Aranjuez" (1939) del compositore spagnolo Joaquín Rodrigo, morto a 98 anni nel 1999, al quale sono state adattate delle parole un po' in tutto il mondo. E cosi' si hanno una versione in spagnolo (cantanta, tra gli altri, da José Feliciano) e quelle in italiano cantate da Dalida e da Fabrizio de Andre'.

Riguardo a quest'ultima, generalmente si crede che sia un testo autonomo di De Andre'; e lo credevo anch'io fin quando, sfogliacchiando l' "Anthologie de la chanson française" di Pierre Saka, non ho reperito il seguente testo di cui vado a parlare.


Si tratta di "Arranjuez [sic] mon amour", cantata da Richard Anthony. Nato nel 1938, Richard Anthony e' stato soprannominato il "Tino Rossi del rock 'n' roll e del twist"; si tratta quindi di un "cantante da ballo", e forse puo' stupire di trovare nel suo repertorio una melodia di origine sinfonica. Ma tant'e'. La canzone, come e' specificato correttamente nelle note, e' costruita "sur le thème musical de Joaquim [sic, *] Rodrigo" a partire da un "poème de Guy Bontempelli" [**]. Si tratta quindi di una poesia messa in musica (o meglio, adattata alla musica di Rodrigo), una tradizione tipicamente francese (si vedano, ad esempio, le numerose poesie musicate da Georges Brassens, che hanno qualche riflesso anche in De Andre' [***]).

Tale poesia, che riporto sotto con una traduzione letterale, mi autorizza ad affermare che il testo deandreiano ne e' una traduzione, o meglio una "riscrittura" in chiave sentimentale; cosa del tutto arbitraria, dato che la poesia di Bontempelli, fedele in questo alla sinfonia di Rodrigo, contiene tutt'altri riferimenti.

Il "Concierto para Aranjuez" è ispirato ad un episodio della guerra antinapoleonica del 1806-1808. Il 3 maggio 1806, nella citta' di Aranjuez (non lontana da Madrid) un gruppo di insorti fu messo al muro e fucilato dalle truppe francesi; tale episodio forni' tra l'altro a Goya l'ispirazione per il suo famosissimo quadro "Los fusilados de 3 de mayo". Il tema musicale di Rodrigo descrive esattamente quell'episodio, tutt'altro che sentimentale, quindi. Per il suo carattere patriottico, il "Concierto para Aranjuez" fu immediatamente "adottato" dal neonato regime franchista; il compositore fu addirittura creato "conte di Aranjuez" motu proprio da Francisco Franco in persona.
Nella poesia di Bontempelli vi sono delle ben precise tracce di tutto questo, come e' facile osservare:
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Mon amour,
Sur l'eau des fontaines, mon amour
Où le vent les amène, mon amour
Les soir tombé on voit flotter des pétales de roses

Mon amour,
Et les murs gercent, mon amour,
Au soleil, à l'averse, mon amour
Et aux années qui vont passant
Depuis le matin qu'ils sont venus
Et qu'en chantant ils ont écrit sur les murs du bout de leurs fusils
De bien étranges choses.

Mon amour,
Le rosier suit les traces, mon amour
Sur le mur et les enlace, mon amour
Leurs noms gravés et chaque été d'un beau rouge sont les roses.

Mon amour,
Sèchent les fontaines, mon amour,
Au soleil, au vent de la plaine
Et aux années qui vont passant
Depuis le matin de mai qu'ils sont venus
Le fleur au cour, les pieds nus, le pas lent
Et les yeux éclairés d'un étrange sourire.

Et sur ce mur lorsque le soir descend
On croirait voir des taches de sang
Ce ne sont que des roses.

*

Amore mio,
Sull'acqua delle fontane, amore mio,
Dove il vento li porta, amore mio,
Caduta la sera si vedon fluttuare dei petali di rosa

Amore mio,
Ed i muri si screpolano, amore mio,
Al sole, al temporale, amore mio
Ed agli che van passando
Dopo il mattino quando son venuti
E, cantando, hanno scritto sui muri, puntando coi loro fucili,
Delle cose assai strane.

Amore mio,
Il rosaio segue le tracce, amore mio,
Sul muro, e si intreccia, amore mio,
Ai loro nomi incisi, ed ogni estate d'un bel rosso son le rose.

Amore mio,
Si seccan le fontane, amore mio,
Al sole e al vento della pianura
Dopo il mattino di maggio quando son venuti
Con un fiore al cuore, a piedi nudi, il passo lento
E gli occhi rischiarati da uno strano sorriso.

E su quel muro, quando scende la sera
Si crede quasi di vedere delle macchie di sangue,
Ma non son che delle rose.

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Ed ecco quindi la strana e complicata storia di questa canzone.


[Note]

[*] come e' noto, e' quasi impossibile che in una qualsiasi opera scritta in lingua francese nomi e parole in altre lingue siano riportati correttamente. Sto leggendo adesso un romanzo di Régine Deforges, "La bicyclette bleue", in cui l'autrice mette in bocca agli invasori nazisti, anche in scene decisamente tragiche, un tedesco talmente sgrammaticato e scorretto da far veramente rotolare dalle risate.

[**] Non ho avuto ancora il tempo di fare ricerche su questo poeta, che mi e' del tutto ignoto. Mi incuriosisce assai il suo cognome decisamente elbano (tra Marina di Campo e Procchio vi sono molti Bontempelli).

[***] "Les passantes" di Antoine Pol, ovviamente. La canzone di Brassens (poi tradotta da De Andre') ha una storia decisamente curiosa che merita di essere raccontata per sommi capi. Appena arrivato a Parigi durante l'occupazione tedesca, Brassens reperi' su una bancarella una raccolta di poesie di un autore totalmente sconosciuto, tale Antoine Pol; ma siccome costava solo mezzo franco, la acquisto' e, sfogliandolo, fu particolarmente colpito da "Les passantes", che mise immediatamente in musica. La canzone originale risale quindi al 1942, anche se non fu inserita da Brassens in un album e cantata in pubblico che piu' di vent'anni dopo. Grazie a Brassens, Antoine Pol, che aveva allora 85 anni, si ritrovo' da un giorno all'altro a godere di una notorieta' come poeta che non aveva assolutamente mai avuto.
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Salut,

R.Vent., 59860 Bruay sur l'Escaut [France, Nord]

 

> >E cosi' si hanno una versione in spagnolo (cantanta, tra gli altri,
> >da José Feliciano) e quelle in italiano cantate da Dalida e da
> >Fabrizio de Andre'.
>
> In francese l'ha cantata anche Amàlia Rodriguez.

e, oltre quelli citati, l'hanno cantata massimo ranieri (nella versione
di dalida) e claudio villa (nella versione di de andré).






Da:hey giò (gdegortes@tiscalinet.it)
Soggetto:caro amore
Newsgroups:it.fan.musica.de-andre
View: Complete Thread (7 articles) | Original Format
Data:2000-10-08 08:19:19 PST
 

hey giò, pulcinella & paolo scugugia--novembre 1999

CARO AMORE --FABRIZIO DE ANDRE'

questa canzone era inserita nella prima edizione del vol.1° poi sostituita da"LA STAGIONE DEL TUO AMORE" ufficialmente per problemi legati alla musica che è di Rodrigo: concerto per Aranjuez De Andrè a me disse invece che era una canzone che a lui non era mai piaciuta, probabilmente la verità sta nel mezzo.
Grazie a Massimo Piras che me l'ha fatta riascoltare dopo trent'anni. con buona approssimazione per noi suona così:

Sol- do-6 sol- do- do-7 do-6 re4 re re7 sol-9 sol-

Sol-              fa6
Caro amore nei tramonti di aprile
Sol-                         do-             do-7
Caro amore quando il sole si uccide oltre le onde
             mib          Re4 re
Puoi sentire piangere e grida-re
          re7         sol-9 sol-
anche il  vento ed il ma----re
Mib                             re-
Caro amore così un uomo piange, Caro amore
   re-7                       Do-         do-7        do-6
al sole e al vento e ai verdi anni che cantando se ne vanno
          re4      re                   re7           do-
dopo il mattino di maggio quando sono venuti e quando scalzi
                  do-7                             do-6  re4
e con gli occhi ridenti sulla sabbia scrivevamo contenti
re       re7     sol-9 sol-
le più ingenue paro____le

re-9 sib la re- re-7 do-6 re- sol- ?????

sol-               fa6             sol-
Caro amore i fiori dell'altr'anno, Caro amore
                   Do-        do-7
Son sfioriti e mai più rifioriranno
          mib            Re4
E nei giardini ad ogni inverno
re       re7          sol-9 sol-
ben più tristi son le fo___glie

Mib                           re-
Caro amore così un uomo vive, Caro amore
     re-7                      Do-
E il sole e il vento e i verdi anni
      do-7       do-6             Re4      re
Si rincorrono cantando verso il novembre a cui
            Re7             do-
Ci vanno portando e dove un giorno con un triste sorriso
     do-7                     do-6     Re4 re
Ci diremo tra le labbra ormai stanche
Re7         sol-9 sol-
"eri il mio Caro amore"

re- do6 re- sol- sol-7 sib la4 la la7 re-9 re-

sib la- la-7 sol- sol-7 sol-6 la4 la la7

sol- sol-7 sol-6 la4 la la7 re-9 re-   ???

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