MERCANTINFIERA
Gruppo musicale formatosi intorno al 1993, dopo vari cambiamenti di organico adesso è composto da sette elementi. I Mercantinfiera propongono
solo cover di brani tratti dal vasto repertorio di Fabrizio de Andrè, che vanno dal famoso live con la PFM fino ad alcuni brani dell'ultimo lavoro (Anime Salve). Al loro attivo anno alcune esibizioni in vari locali, piazze e
teatri del Veronese e del Vicentino e due registrazione su CD, di cui una "live".
Punto di forza del gruppo è Giancarlo Andreetto, che con la sua voce e la sua forza interpretativa fa rivivere il Fabrizio de Andrè
più vero ed intimistico. L'accompagnamento chitarristico è giusto complemento a quello che vuole essere un continuo omaggio al "Maestro".
Paolo Pasqualetti, insegnante di chitarra classica e moderna, tesse le trame
armoniche sulle sei corde, che da sempre rivestono fondamentale importanza. L'attenta scelta delle chitarre e la ricerca della giusta sonorità sono il requisito fondamentale che ha sempre contraddistinto il chitarrista
dei Mercantinfiera.
Eleonora Elio, valente musicista diplomata in violino, con la sua carica espressiva rende pienamente giustizia a quelle sottili tessiture melodiche che troppo spesso vengono trascurate. Il calore del
suo violino apporta un tocco di grande valore a tutto il gruppo.
Spina dorsale e motore ritmico dei Mercantinfiera sono Paolo Roncoletta al basso elettrico e Stefano Baldin alla batteria. La loro
performance, attenta ed equilibrata, varia dalle atmosfere più delicate alle sonorità più aggressive.
Giovanni Baldin, pianoforte e tastiere, ricrea le sonorità di base che forniscono la coesione armonica fra gli
strumenti. La ricerca dei suoni "retrò" è mirata soprattutto al tentativo di riprodurre il magico feeling del già citato live con la PFM.
Ultimo arrivato, ma solo in ordine di tempo, il flautista Maurizio Leone si è già
imposto per il suo forte spessore esecutivo ed espressivo. Insegnante di flauto traverso, con la sua sonorità si integra alla perfezione nello spettro sonoro dei Mercantinfiera.
Per contatti e
informazioni:
Mercantinfiera@libero.it
Giovanni.baldin@libero.it
E' disponibile il loro CD. L'ho ascoltato e vale veramente la pena... fate in modo di averlo!
(il webmaster di questo sito)
Mercantinfiera, omaggio a De Andrè (12/01/02, Asparetto di Cerea(Vr))
Certo che la vita è proprio strana: passi giorni molto normali e poi invece ti trovi a pensare al giorno fantastico che hai passato, prima conoscendo una bella persona, dopo andando ad un concerto profondo.
Profondo perchè fa bene al cuore e fa bene alla mente. Difficile spiegare il primo, più semplice spiegare la seconda. Innanzitutto m'ha fatto forse capire che ci sono generalmente due tipi di cover
-band: uno che fa il "solo" (è già tanto questo, anzichè stare seduti sulla propria poltrona) sacrificio di presentarsi al pubblico, l'altro che non solo presenta se stessa, ma mostra una propria idea di cultura,
di vita, come i Mercantinfiera. Ecco che allora in questo periodo si può diventare artista anche facendo scoprire o riscoprire cose che la società tende a cancellare, a rimuovere. Non serve perciò tanto
creare cose nuove, bensì avere delle idee buone e provare a fare la propria parte. Per questo spero che continuinino i Mercantinfiera su questa strada. Per questo sono contento di aver dato il mio
contributo con il biglietto e con il cd. Per questo penso che chi ha un minimo di intelligenza debba riconoscere a questo gruppo la passione per la poesia.
Comunque per dovere di cronaca, han fatto canzoni note e meno note: prima dell' alzata del sipario c'è stata l'introduzione de Le nuvole, Bocca di rosa, Andrea - una delle prime canzoni ed anche l'ultima del concerto -, La guerra di Piero, La canzone di Marinella, Un giudice (arrangiate queste come il concerto con la PFM), La città vecchia, Geordie (a due voci con la violinista), Il pescatore, Creuza de ma, Volta la carta, Rimini, Don Raffaè, Princesa, Fiume sand creek, ma anche da me le poco note Il gorilla, Via del campo, Hotel supramonte, Sally e le speciali 2 canzoni tratte dalla buona novella: Maria nella bottega di un falegname e Il testamento di Tito, 2 canzoni che meritavano di essere conosciute