GiuseppeCirigliano

GIUSEPPE CIRIGLIANO BAND

La passione, il rispetto, la gratitudine, la sconfinata ammirazione per la poesia in musica di Fabrizio De André: da questi sentimenti (ma anche perché a lungo "tirato dagli amici e spinto dai parenti") è maturata infine l'idea di dar vita a un'ennesima cover band. Si dirà appunto, ed io per primo mi son detto: "Ce ne sono già tante! Ed anche molto brave. Ce n'era proprio bisogno?". Non lo so... Ma so che sento da sempre la necessità di condividere con altre persone, cioè al di fuori della ristretta cerchia di alunni ed amici, le emozioni che Fabrizio ha saputo trasmettere.

Il racconto relativo alla costituzione della band si può leggere nel nostro sito. Qui, piuttosto, ritengo doveroso precisare che il sottoscritto è l'unico autodidatta, mentre tutti gli altri componenti provengono da studi classici, con tanto di diploma conseguito presso il Conservatorio Statale "G. Cantelli" di Novara. Sicché a volte mi domando cosa c'entri io in mezzo a "cotanto senno"! Poi mi dico che in fondo ho sempre suonato e cantato le canzoni di Fabrizio da solo: e allora, dato il loro intrinseco valore, mi convinco che per cantarle senza troppe ambizioni in fin dei conti bastano davvero una voce e una chitarra. Tuttavia è indubitabile che il contributo di altri strumenti produce tutt'un altro effetto. E quindi eccoci qui, non a competere ma a collaborare, in piena amicizia e sintonia, con le altre cover band a un obiettivo comune: che non è certo quello di "riprodurre" Fabrizio (impresa non soltanto ardua, ma praticamente impossibile), bensì di condividere con loro le stesse emozioni.

Attualmente ci presentiamo con uno spettacolo intitolato: "... saper leggere il libro del mondo ...". Questo verso stupendo, tratto da una delle ultime canzoni di Fabrizio (Khorakhané), allude alla sua straordinaria capacità non di leggere semplicemente (poiché si può anche leggere senza capire nulla), ma soprattutto di saper decifrare e interpretare la problematicità della vita, e più in dettaglio la serie impressionante di "personaggi" che ne attraversano la scena, spesso "l'un contro l'altro armati" ma infine accomunati da un destino identico per tutti, che proprio in quanto tale dovrebbe renderli più comprensivi e disponibili e tolleranti verso i propri simili. Cosa che, però, raramente accade e per suggerire la quale Fabrizio ha speso tutta la sua vita ed impiegato tutta la sua arte.

Certo, per illustrare un progetto del genere, sarebbe necessario proporre tutte le canzoni di Fabrizio, dalla prima (esclusi i due "peccati di gioventù") all'ultima: e non è detto che - magari insieme ad altri gruppi - non sia possibile realizzare un giorno un'impresa del genere [Anzi, colgo qui l'occasione per lanciare un invito...]. Per ora, tuttavia, il nostro spettacolo si limita a una ventina di brani, più (nell'eventualità di un pubblico in visibilio) un buon numero di bis. Non li elenco qui, perché entrambe le categorie sono soggette a continue variazioni, anche se alcuni "classici" li reputo assolutamente inamovibili. Quali? Sarebbe bello e gratificante che qualcuno se ne accorgesse da solo, piano piano...

Giuseppe Cirigliano


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