KERAVA

è stato costruito su idee e sollecitazioni diverse da musicisti di Parma e provincia che coltivano da tempo il medesimo sentimento per Fabrizio De Andrè. Sentimento difficile da circoscrivere per chi ci ha lasciato una testimonianza artistica e musicale di rara bellezza. Il nome della band è preso a prestito da un verso di Khorakhanè "E farò" e richiama, per il gruppo, l'idea di permanenza del messaggio artistico di Faber.

 

"Dalla parte del torto"

"Dalla parte del torto" è lo spettacolo che Kerava ha realizzato e che non vuole presentare De Andrè  mito o "santo", ma piuttosto o più semplicemente lasciare  a chi ascolta una traccia  di Faber come uomo e come artista. La costruzione dello spettacolo parte da questa idea di fondo che si affianca ad una nostra personale profonda convinzione: Faber non si è mai si è irrigidito in schemi precostituiti e pertanto spesso è stato "dalla parte del torto" con convinzione e con immensa  umanità. Questa è la ragione del titolo del progetto - spettacolo.

Presentarsi  "dalla parte del torto" sottende un atteggiamento e un "essere" anticonformista e anarchico che, dal nostro punto di vista, va inteso soprattutto nella sua natura e dimensione di "uomo libero": libero da convenzioni, da stereotipie e dalle facili pretese di consensi. 

Kerava nel proporre questo percorso ha fortemente curato la dimensione sonora con la cura dei suoni e la fedeltà delle partiture per rispondere all'esigenza di non snaturare il lavoro di Fabrizio e di non separare la componente musicale da quella letteraria del testo.  Farlo sarebbe una operazione non consigliabile come giustamente fa rilevare Piero Milesi : "sbaglia chi crede che per Fabrizio il testo fosse più importante della musica".

Contemporaneamente Kerava ha curato la parte "visiva"  e documentale utilizzando frammenti di filmati, di videointerviste e immagini a supporto delle parole e della musica.  Parti di interviste sono utilizzate per "parlare" di De Andrè sia attraverso le sue stesse parole che attraverso quelle di chi lo ha conosciuto.

Lo spettacolo quindi propone non una semplice serie di cover, ma un percorso articolato e pensato che non vuole però spingersi in una forzata quanto azzardata lettura intellettualistica di Faber.

Ci piace pensare che attraverso lo spettacolo "Dalla parte del torto" qualcuno possa avvicinarsi, costruire, ricostruire il proprio modo di "guardare" Fabrizio De Andrè spirito anticonformista e anarchico di rara bellezza artistica.

per approfondimenti e contatti : www.kerava.it