Via della povertà (Desolation Row)
Bob Dylan, adattamento di Fabrizio De André e Francesco De Gregori
Fondazione De André Onlus
Durante i concerti Fabrizio De André cambiava molti nomi regolarmente. Per esempio:
Via della povertà
(versione LIVE eseguita a Viareggio nei primi anni "80)
Il Salone di bellezza in fondo al vicolo
è affollatissimo di marinai
prova a chiedere a uno che ore sono
e ti risponderà "non l'ho saputo mai".
Le cartoline dell'impiccagione
sono in vendita a cento lire l'una
il commissario cieco dietro la stazione
per un indizio ti legge la sfortuna
e le forze dell'ordine irrequiete
cercano qualcosa che non va
mentre io e la mia signora ci affacciamo stasera
su via della Povertà.
Signorile sembra così facile
ogni volta che sorride ti cattura
ricorda proprio Bette Davis
con le mani appoggiate alla cintura.
Arriva Lombardi trafelato
e le grida "la sinistra sei tu!"
ma qualcuno gli dice di andar via
perché ormai non esiste piu'
e l'unico suono che rimane
quando l'ambulanza se ne va
è Signorile che spazza la strada
in via della Povertà.
Mentre l'alba sta uccidendo la luna
e le stelle si son quasi nascoste
la signora che legge la fortuna
se n'è andata in compagnia dell'oste.
Ad eccezione di Abele e di Caino
tutti quanti sono andati a far l'amore
aspettando che venga la pioggia
ad annacquare la gioia ed il dolore
e il Cardinal Marcinkus
sta affilando la sua pietà
se ne andrà a far la questua stasera
in via della Povertà.
Al Quirinale sono disperati
Sandro Pertini è diventato vecchio
e Andreatta piange sconcertato
vedendo Craxi che ride nello specchio.
Sofia è dietro la finestra
tutti quanti le hanno detto che è bella
non ha ancora 53 anni
e mai nessuno l'ha chiamata zitella
la sua fuga sarà molto romantica
trasformandosi in oro se ne andrà
si è stufata di andare avanti e indietro
in via della Povertà.
Mongolfini travestito da pallone
ha nascosto i suoi appunti in un baule
è passato di qui un'ora fa
diretto verso l'ultima Thule,
sembrava così timido e impaurito
quando ha chiesto di fermarsi un po' qui
ma poi ha cominciato a fumare
e a recitare l'A B C
ed a vederlo tu non lo diresti mai
ma era famoso qualche tempo fa
per suonare il violino elettrico
in via della Povertà.
Ci si prepara per la grande festa
c'è qualcuno che comincia ad aver sete
Woityla ha gettato la ghiara
si è travestito in abiti da prete
sta ingozzando a viva forza Berlinguer
per punirlo della sua frugalità
lo ucciderà parlandogli d'amore
dopo averlo avvelenato di pietà
e mentre Woityla grida
4 suore si son spogliate già
Berlinguer sta per essere violentato
in via della Povertà.
E bravo Carboni mattacchione
il paese sta affondando nella merda
e gli Anarchici tutti annegati
e il capitano grida "ce ne stanno ancora",
e Agnelli e Indro Montagnelli
fanno a pugni nella torre di comando
i suonatori di calipso ridono di loro
mentre il cielo si sta allontanando
e affacciati alle loro finestre nel mare
tutti pescano garofani e lillà
e nessuno deve più preoccuparsi
di via della Povertà.
Il tuo articolo l'ho letto proprio ieri
ci hai messo dentro tutto quel che sai
ma non essere ridicolo
non chiedermi "come stai",
questa gente di cui mi vai parlando
è quasi gente come tutti noi
non mi sembra che siano mostri
e né tanto meno eroi
e non mandarmi altre bozze da correggere
nessuno ti risponderà
se non provi a spedirmi i tuoi articoli
da via della Povertà.
Via della povertà: uno dei parteciapnti alla mailing list, Gianpi, mi ha permesso di recuperare il testo di una versione live della canzone con i nomi dei politici dell'epoca al posto dei personaggi inventati:
Il salone di bellezza in fondo al vicolo è affollatissimo di marinai
prova a chiedere a uno che ore sono e ti risponderà "non l'ho saputo mai".
Le cartoline dell'impiccagione sono in vendita a cento lire l'una
il commissario cieco dietro la stazione per un indizio ti legge la sfortuna
e le forze dell'ordine irrequiete cercano qualcosa che non va
mentre io e la mia signora ci affacciamo stasera su via della Povertà.
Almirante sembra così facile ogni volta che sorride ti cattura
ricorda proprio Bette Davis con le mani appoggiate alla cintura.
Arriva Fra John trafelato e gli grida "il mio amore sei tu"
ma qualcuno gli dice di andar via e di non riprovarci più
e l'unico suono che rimane quando l'ambulanza se ne va
è Almirante che spazza via il sangue in Via della Povertà.
Mentre l'alba sta ............
.........in Via della Povertà.
Covelli travestito da ubriacone ha nascosto i suoi appunti in un baule
è passato di qui un'ora fa diretto verso l'ultima Thule,
sembrava così timido e impaurito quando ha chiesto di fermarsi un po' qui
ma poi ha cominciato a fumare e a recitare l'A B C
ed a vederlo tu non lo diresti mai ma era famoso qualche tempo fa
per suonare il violino elettronico alla corte di Sua Maestà.
Ci si prepara per il 15 di giugno * c'è qualcuno che continua ad aver sete
Paolo VI ha gettato via la tiara si è camuffato in abiti da prete,
sta ingozzando a viva forza Berlinguer per punirlo della sua frugalità
lo ucciderà parlandogli d'amore dopo averlo avvelenato di pietà
e mentre Paolo grida quattro suore si son spogliate già
Berlinguer sta per essere violentato in Via della Povertà.
E bravo Leone mattacchione il paese sta affondando nella merda
nelle scialuppe i posti letto sono tutti occupati e gli anarchici tutti annegati,
e Agnelli e Indro Montanelli fanno a pugni nella torre di comando
i suonatori di calipso ridono di loro mentre il cielo si sta allontanando
e affacciati alle loro finestre nel mare tutti han pescato voti qua e là
e nessuno deve più preoccuparsi di Via della Povertà.
A mezzanotte in punto i poliziotti fanno il loro solito lavoro
metton le manette intorno ai polsi a quelli che ne sanno più di loro,
i prigionieri vengon trascinati su un calvario improvvisato li vicino
e il caporale Adolfo li ha avvisati che passeranno dal solito camino
e il vento da solo ride e nessuno riuscirà
a ingannare il suo fottuto destino in Via della Povertà.
La tua lettera..........da via della Povertà.
--------
Ho saltato con i punti le strofe perfettamente uguali alla versione del disco.
* Il 15 di giugno di quell'anno ci sono state (specifico per i giovani) importanti elezioni politiche e Leone era il presidente della repubblica in carica a quel tempo.
(Gianpi)
Dalla mailing list su De André
From: Riccardo Venturi <venturi@spl.at>
Una versione poco nota di "Via della poverta'"
Date: Sun, 23 Dec 2001 05:42:17 -0800 (PST)
Alla fine del 1974, in preparazione della sua primissima tournée di concerti (che lo avrebbe poi visto esordire alla "Bussola" di Viareggio"), Fabrizio de Andre' si diverti', ad Asti, a cantare questa versione di "Via della Poverta' " sostituendo ai personaggi della canzone i nomi di politici italiani e altri personaggi di allora. Oltre a questo, vi sono anche delle variazioni testuali non di poco conto, e alquanto "dure".
Le diverse "rielaborazioni" di "Via della Poverta' " apparse anche sul NG e sulla mailing list hanno quindi una sorta di "precedente storico" elaborato direttamente da Fabrizio.
Riprendo il testo dal sito di Luigi Galati, integrandolo con alcune note piu' o meno ovvie e ad uso piu' che altro di chi ha meno di una certa eta'.
http://fabriziodeandre.supereva.it/
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VIA DELLA POVERTA'
(Versione "Prove astigiane 1974")
NB: Le strofe il cui verso iniziale e seguito da tre puntini sono
identiche a quelle della versione "ufficiale".
Il salone di bellezza in fondo al vicolo
e' affollatissimo di marinai
prova a chiedere a uno che ore sono
e ti rispondera' "non l'ho saputo mai".
Le cartoline dell'impiccagione
sono in vendita a cento lire l'una
il commissario cieco dietro la stazione
per un indizio ti legge la sfortuna
e le forze dell'ordine irrequiete
cercano qualcosa che non va
mentre io e la mia signora ci affacciamo stasera
su via della Poverta'.
Almirante [1] sembra cosi' facile
ogni volta che sorride ti cattura
ricorda proprio Bette Davis
con le mani appoggiate alla cintura.
Arriva Fra' John trafelato
e gli grida "il mio amore sei tu"
ma qualcuno gli dice di andar via
e di non riprovarci piu'
e l'unico suono che rimane
quando l'ambulanza se ne va
e' Almirante che spazza via il sangue
in Via della Poverta'.
Mentre l'alba sta uccidendo la luna...
I Tre Re Magi sono disperati...
Covelli [2] travestito da ubriacone
ha nascosto i suoi appunti in un baule
e' passato di qui un'ora fa
diretto verso l'ultima Thule,
sembrava cosi' timido e impaurito
quando ha chiesto di fermarsi un po' qui
ma poi ha cominciato a fumare
e a recitare l'A B C.
Ed a vederlo tu non lo diresti mai
ma era famoso qualche tempo fa
per suonare il violino elettronico
alla corte di Sua Maesta'.
Ci si prepara per il 15 di giugno [3],
c'e' qualcuno che continua ad aver sete
Paolo VI [4] ha gettato via la tiara
si è camuffato in abiti da prete,
sta ingozzando a viva forza Berlinguer[5]
per punirlo della sua frugalita'
lo uccidera' parlandogli d'amore
dopo averlo avvelenato di pieta'
e mentre Paolo grida
quattro suore si son spogliate gia'
Berlinguer sta per essere violentato
in Via della Poverta'.
E bravo Leone [6] mattacchione,
il paese sta affondando nella merda
nelle scialuppe i posti letto sono tutti occupati
e gli anarchici tutti annegati,
e Agnelli [7] e Indro Montanelli [8]
fanno a pugni nella torre di comando
i suonatori di calipso ridono di loro
mentre il cielo si sta allontanando
e affacciati alle loro finestre nel mare
tutti han pescato voti qua e la'
e nessuno deve più preoccuparsi
di Via della Poverta'.
A mezzanotte in punto i poliziotti
fanno il loro solito lavoro
metton le manette intorno ai polsi
a quelli che ne sanno più di loro,
i prigionieri vengon trascinati
su un calvario improvvisato li vicino
e il caporale Adolfo li ha avvisati
che passeranno dal solito camino
e il vento da solo ride
e nessuno riuscira'
a ingannare il suo fottuto destino
in Via della Poverta'.
La tua lettera l'ho avuta proprio ieri...
_____________________________________________
[1] Giorgio Almirante (Salsomaggiore /PR/ 1914 - Roma 1988). Leader del MSI e suo segretario per lunghi anni. Ex repubblichino e vicedirettore della rivista "La difesa della razza".
[2] Alfredo Covelli (Bonito /AV/ 1914 - Roma 1998). Esponente di primo
piano del MSI, in cui rappresentava l'ala monarchica. Nel 1946 fondo' il PNM (Partito Nazionale Monarchico); conflui' nel 1970 nel MSI-Destra Nazionale. Fece poi parte di Democrazia Nazionale, il partito nato nel 1977 da una scissione del MSI e scomparso poco tempo dopo.
Dal suo monarchismo il riferimento di De Andre' nell'ultimo verso della strofa.
[3] Il 15 giugno 1975 si svolsero le elezioni amministrative che videro uno storico "balzo in avanti" del PCI (circa il 34% dei voti).
[4] Il papa, ovviamente.
[5] Accostamento di Berlinguer al Papa nel 1974, l'anno del referendum
sul divorzio...
[6] Giovanni Leone, allora presidente della repubblica (eletto coi voti decisivi della destra). Avvocato napoletano e parlamentare, e' scomparso poco piu' di un mese fa in tardissima eta'. Di lui si ricordano certi celebri gesti scaramantici e le sue dimissioni, nel 1978, in conseguenza dello scandalo Lockheed.
[7] Altro avvocato. Torinese, pero'.
[8] Ricordiamo che Indro Montanelli (scomparso il 18 luglio 2001)
proprio nel 1974 aveva fondato "Il Giornale".
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(R.Vent.)
Il Salone di bellezza in fondo al vicolo
è affollatissimo di marinai
prova a chiedere a uno che ore sono
e ti risponderà "non l'ho saputo mai".
Le cartoline dell'impiccagione
sono in vendita a cento lire l'una
il commissario cieco dietro la stazione
per un indizio ti legge la sfortuna
e le forze dell'ordine irrequiete
cercano qualcosa che non va
mentre io e la mia signora ci affacciamo stasera
su via della Povertà.
Cenerentola sembra così facile
ogni volta che sorride ti cattura
ricorda proprio Bette Davis
con le mani appoggiate alla cintura.
Arriva Romeo trafelato
e le grida "il mio amore sei tu"
ma qualcuno gli dice di andar via
e di non riprovarci più
e l'unico suono che rimane
quando l'ambulanza se ne va
è Cenerentola che spazza la strada
in via della Povertà.
Mentre l'alba sta uccidendo la luna
e le stelle si son quasi nascoste
la signora che legge la fortuna
se n'è andata in compagnia dell'oste.
Ad eccezione di Abele e di Caino
tutti quanti sono andati a far l'amore
aspettando che venga la pioggia
ad annacquare la gioia ed il dolore
e il Buon Samaritano
sta affilando la sua pietà
se ne andrà al Carnevale stasera
in via della Povertà.
I tre Re Magi sono disperati
Gesù Bambino è diventato vecchio
e Mister Hyde piange sconcertato
vedendo Jeckyll che ride nello specchio.
Ofelia è dietro la finestra
mai nessuno le ha detto che è bella
a soli ventidue anni
è già una vecchia zitella
la sua morte sarà molto romantica
trasformandosi in oro se ne andrà
per adesso cammina avanti e indietro
in via della Povertà.
Einstein travestito da ubriacone
ha nascosto i suoi appunti in un baule
è passato di qui un'ora fa
diretto verso l'ultima Thule,
sembrava così timido e impaurito
quando ha chiesto di fermarsi un po' qui
ma poi ha cominciato a fumare
e a recitare l'A B C
ed a vederlo tu non lo diresti mai
ma era famoso qualche tempo fa
per suonare il violino elettrico
in via della Povertà.
Ci si prepara per la grande festa
c'è qualcuno che comincia ad aver sete
il fantasma dell'opera
si è vestito in abiti da prete
sta ingozzando a viva forza Casanova
per punirlo della sua sensualità
lo ucciderà parlandogli d'amore
dopo averlo avvelenato di pietà
e mentre il fantasma grida
tre ragazze si son spogliate già
Casanova sta per essere violentato
in via della Povertà.
E bravo Nettuno mattacchione
il Titanic sta affondando nell'aurora
nelle scialuppe i posti letto sono tutti occupati
e il capitano grida "ce ne stanno ancora",
e Ezra Pound e Thomas Eliot
fanno a pugni nella torre di comando
i suonatori di calipso ridono di loro
mentre il cielo si sta allontanando
e affacciati alle loro finestre nel mare
tutti pescano mimose e lillà
e nessuno deve più preoccuparsi
di via della Povertà.
A mezzanotte in punto i poliziotti
fanno il loro solito lavoro
metton le manette intorno ai polsi
a quelli che ne sanno più di loro,
i prigionieri vengon trascinati
su un calvario improvvisato lì vicino
e il caporale Adolfo li ha avvisati
che passeranno tutti dal camino
e il vento ride forte
e nessuno riuscirà a ingannare il suo destino
in via della Povertà.
La tua lettera l'ho avuta proprio ieri
mi racconti tutto quel che fai
ma non essere ridicola
non chiedermi "come stai",
questa gente di cui mi vai parlando
è gente come tutti noi
non mi sembra che siano mostri
non mi sembra che siano eroi
e non mandarmi ancora tue notizie
nessuno ti risponderà
se insisti a spedirmi le tue lettere
da via della Povertà