Un ottico
Fabrizio De André, Giuseppe Bentivoglio, Nicola Piovani
Universal Music Publishing Ricordi Srl
Prima parte:
Daltonici, presbiti, mendicanti di vista
il mercante di luce, il vostro oculista,
ora vuole soltanto clienti speciali
che non sanno che farne di occhi normali.
Non più ottico ma spacciatore di lenti
per improvvisare occhi contenti,
perché le pupille abituate a copiare
inventino i mondi sui quali guardare.
Seguite con me questi occhi sognare,
fuggire dall'orbita e non voler ritornare.
Seconda parte:
Primo cliente - Vedo che salgo a rubare il sole
per non aver più notti,
perché non cada in reti di tramonto,
l'ho chiuso nei miei occhi,
e chi avrà freddo
lungo il mio sguardo si dovrà scaldare.
Secondo cliente - Vedo i fiumi dentro le mie vene,
cercano il loro mare,
rompono gli argini,
trovano cieli da fotografare.
Sangue che scorre senza fantasia
porta tumori di malinconia.
Terzo cliente - Vedo gendarmi pascolare
donne chine sulla rugiada,
rosse le lingue al polline dei fiori
ma dov'è l'ape regina?
Forse è volata ai nidi dell'aurora,
forse volata, forse più non vola.
Quarto cliente - Vedo gli amici ancora sulla strada,
loro non hanno fretta,
rubano ancora al sonno l'allegria
all'alba un po' di notte:
e poi la luce, luce che trasforma
il mondo in un giocattolo.
Faremo gli occhiali così!
Faremo gli occhiali così!
UN ÓPTICO
Primera parte
Présbites, daltónicos, mendicantes de vista
el mercader de luz, vuestro oculista,
ahora quiere solo clientes especiales
que no sepan qué hacer con sus ojos normales.
No soy óptico sino traficante de lentes
que improvisa unos ojos radiantes,
para que las pupilas, habituadas a copiar
inventen mundos a los que mirar.
Seguid conmigo a estos ojos que van a soñar,
que huyen de las órbitas, sin querer retornar.
Segunda parte
Primer cliente —Veo que subo a robar el sol
pera acabar con la noche,
para no caer en las redes del ocaso,
lo he encerrado en mis ojos,
y quien tenga frío y quien tenga frío
solo con mi mirada se podrá calentar.
Segundo cliente — Veo los ríos dentro de mis venas:
buscan su mar,
rompen los diques,
encuentran cielos para fotografiar.
Sangre que fluye sin fantasía
trae tumores de melancolía.
Tercer cliente — Veo gendarmes pastando,
mujeres inclinadas sobre el rocío,
rojas las lenguas al polen de las flores:
¿dónde está la abeja reina?
Quizás haya volado a los nidos de la aurora,
Quizás ha volado, quizás ya no vuele más.
Cuarto cliente — Veo a los amigos aún en camino,
no tienen ninguna prisa,
roban aún al sueño la alegría,
al alba un poco de noche,
y luego la luz, luz que transforma
el mundo en un juguete.
¡Haremos las gafas así!
¡Haremos las gafas así!
by Mercedes Sanchez Marco