Dio è gratis. Il prossimo costa. Il Vangelo di De André e Pasolini (2024)
Alfredo Franchini
Pasolini e De André erano ladri che rubavano le vite degli altri per metterle nelle loro opere, dove c’è il buio, la luce, il mistero dell’esistenza, la morte. Due atei a modo loro che hanno sentito il bisogno di raccontare Cristo come uomo in una visione del mondo di tipo epico-religioso. “Dio è gratis, il prossimo costa” ripercorre in parallelo vita e pensiero dei due grandi poeti del Novecento e, attraverso le loro parole, cerca di rispondere alla domanda su chi è Cristo al giorno d’oggi. Alfredo Franchini mette a confronto il pensiero anticonformista dei due poeti corsari, di diversa formazione (Fabrizio anarchico, Pier Paolo marxista), ma con l’identico agire culturale. Scelte diverse nel racconto dei rispettivi vangeli (De André si basa sui testi apocrifi, Pasolini su san Matteo), messaggio identico. Il libro scorre in parallelo nelle comuni passioni dei due artisti: la poesia, i dialetti, la natura, la musica. Anche Pasolini era un musicista, autore di saggi critici su Bach e di canzoni per Domenico Modugno e Sergio Endrigo. In definitiva, chi è Gesù oggi, nell’intreccio millenario tra religione ed economia? Per Pasolini l’immagine è sdoppiata tra una figura estremistica, o vista come tale dai pochi cattolici credenti, e un’altra convenzionale, pura figura di potere. Per De André è probabilmente quell’uomo che, incontrando gli ultimi della società, si riconosce in loro.