Arqua Polesine

Note

Non ricordo la data esatta ma pressappoco nel mese di maggio del 1975 ho assistito ad un concerto di Fabrizio in una discoteca vicino a Rovigo (ero militare a Venezia, per questo ricordo il posto ed il periodo).

La serata è stata molto particolare perché ci è stato possibile sedere sulla pista da ballo proprio davanti al palco ed io ho assistito al concerto a non più di 5/6 metri da Fabrizio; lo accompagnavano i New Trolls ed ha cantato inizialmente solo le canzoni dell'LP Vol. 8 (La cattiva strada, Amico fragile etc.). Prima di cantare Amico Fragile Fabrizio ci ha raccontato come è nata questa canzone: Ci ha detto di aver fatto conoscenza, durante una vacanza al mare, con una coppia che aveva "il solo scopo di spingermi ad impugnare una chitarra e cantare". La cosa lo aveva infastidito perché, ci disse, non amava essere visto come un cantante famoso quando non stava lavorando "Questa sera è diverso, perché lavoro, voi avete pagato il biglietto ed potete pretendere di sentirmi cantare". Non riuscù a dormire per un paio di notti "poi una sera ho preso la chitarra, ho scritto una canzone che raccontava il mio stato d'animo e .... finalmente sono riuscito a dormire". La canzone era, appunto, Amico Fragile.

Finita la lista preparata, Fabrizio stava per andarsene; allora abbiamo cominciato a rumoreggiare e lui ci ha spiegato:"Guardate che alla Bussola ho cantato mezz'ora e fine". Gli abbiamo risposto che noi eravamo tutti squattrinati, a differenza dei frequentatori della Bussola e che il biglietto era costato lire 10.000 (nel 1975!). La sua risposta è stata molto dura nei confronti dei gestori del locale: "Una volta, quando c'erano le case di tolleranza, la tenutaria alzava il prezzo quando arrivava una vergine. Io per loro sono una vergine ed è per questo che hanno alzato così il prezzo." Poi ebbe un comportamento grandioso; si sedette, imbracciò la chitarra e disse "Visto che speculano su di me, facciamolo fino in fondo. Vi canto anche le canzoni che non mi sono preparato" "Cantale tutte!" "Tutte non posso: ne ho scritte talmente tante che dovremmo distribuire cuscini e coperte a tutti, generi di conforto etc.; però andiamo avanti": E ricominciò a cantare accompagnato solo dalla sua chitarra con i Trolls che cercavano di stargli dietro come potevano strimpellando qualche nota qua e là.

Fu una serata indimenticabile. Gli chiedemmo di cantarci Carlo Martello ma rispose che non se la ricordava perchè l'aveva scritta nel '61; qualcuno gli chiese Il Gorilla e lui cominciò a cantarlo ma ad un certo punto sbagliò le parole; allora si alzò uno spettatore a suggerirgliele e Fabrizio andò avanti una strofa alla volta, il ragazzo gli diceva il testo e lui lo cantava!!!!

Che serata, ragazzi!!!! Ci cantò una versione di Via della Povertà con il testo stravolto (inserendo Almirante, Berlinguer, Paolo VI al posto del Fantasma dell'opera e via di questo passo) che ci fece impazzire perchè era un'epoca di grandi fermenti politici e gli animi si infiammavano in fretta.

Andò avanti fino a notte fonda.

Non ho più avuto occasione di vedere suoi concerti ma vi posso assicurare che un'occasione così clamorosa di poterlo vedere da vicino, anzi, da vicinissimo mentre cantava l'hanno avuta davvero in pochi.

Una sola cosa negativa mi colpì: fumava come un turco, nel corso della serata avrà fumato non meno di 20 sigarette tra una canzone e l'altra.

Saluti a tutti. Luigi