Questo libro affronta il tema della morte nell'opera di Fabrizio De André, alternando scansione cronologica e prospettiva sincronica, in nome di affinità tematiche o stilistiche e di esigenze legate alla linearità e alla chiarezza del discorso.
Dopo aver spiegato in premessa le ragioni della sua scelta, nel primo capitolo l'autore offre una rapida panoramica di ciò che, intorno alla morte, è stato detto nell’arco dei secoli e in vari ambiti: letterario, filosofico, ecc.
Nei capitoli successivi è proposta l'analisi di quasi tutti i testi di De André relativi all'argomento, tranne alcuni che avrebbero comportato una certa ridondanza. Vengono distinte due grandi categorie: la “morte subita” e la “morte volontaria”.
Nel capitolo conclusivo, si evidenzia come il contrasto che sussiste fra le canzoni di Fabrizio e alcune sue dichiarazioni renda problematico trarre conclusioni certe e definitive su ciò che egli pensava intimamente.