da Villon a De Andrè: una commedia sognata (2022)
Loredana Zino
Fabrizio sta scrivendo la prefazione originale per un libro di poesie di Francoys Villon, poeta maledetto che gli ispirò varie canzoni. E' sdegnato per la pratica dell'impiccagione ancora oggi vigente in alcuni Paesi. Ripensa a Villon, scampato alla forca nel 1462. Ripensa al suo amico il poeta genovese Riccardo Mannerini che si impiccò pochi anni prima. Improvvisamente accade un salto spazio-temporale. Entra Villon. Si trova in Francia, sulla strada dell'esilio. Recita un monologo di accorata denuncia contro il Potere, poi si imbatte in una forca da cui pende un Impiccato, cosa molto comune all'epoca. Improvvisamente un personaggio misterioso si inserisce nell'azione. Afferma di essere Bertoldt Brecht, e di voler offrire il suo aiuto a De Andrè. Il regista Brecht confessa di avere inserito nella sua “Opera da tre soldi” la “Ballata degl'impiccati”, e si offre di aiutare Fabrizio a mettere in scena una commedia.