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Via della povertà (testo originale)
Il Salone di bellezza in fondo al vicolo
è affollatissimo di marinai
prova a chiedere a uno che ore sono
e ti risponderà "non
l'ho saputo mai".
Le cartoline dell'impiccagione
sono in vendita a cento lire l'una
il commissario cieco dietro la stazione
per un indizio ti legge la
sfortuna
e le forze dell'ordine irrequiete
cercano qualcosa che non va
mentre io e la mia signora ci affacciamo stasera
su via della Povertà.
Cenerentola
sembra così facile
ogni volta che sorride ti cattura
ricorda proprio Bette Davis
con le mani appoggiate alla cintura.
Arriva Romeo trafelato
e le grida "il mio
amore sei tu"
ma qualcuno gli dice di andar via
e di non riprovarci più
e l'unico suono che rimane
quando l'ambulanza se ne va
è Cenerentola che spazza la
strada
in via della Povertà.
Mentre l'alba sta uccidendo la luna
e le stelle si son quasi nascoste
la signora che legge la fortuna
se n'è andata in
compagnia dell'oste.
Ad eccezione di Abele e di Caino
tutti quanti sono andati a far l'amore
aspettando che venga la pioggia
ad annacquare la gioia ed il dolore
e il Buon Samaritano
sta affilando la sua pietà
se ne andrà al Carnevale stasera
in via della Povertà.
I tre Re Magi sono disperati
Gesù Bambino è
diventato vecchio
e Mister Hyde piange sconcertato
vedendo Jeckyll che ride nello specchio.
Ofelia è dietro la finestra
mai nessuno le ha detto che è bella
a soli
ventidue anni
è già una vecchia zitella
la sua morte sarà molto romantica
trasformandosi in oro se ne andrà
per adesso cammina avanti e indietro
in via della
Povertà.
Einstein travestito da ubriacone
ha nascosto i suoi appunti in un baule
è passato di qui un'ora fa
diretto verso l'ultima Thule,
sembrava
così timido e impaurito
quando ha chiesto di fermarsi un po' qui
ma poi ha cominciato a fumare
e a recitare l'A B C
ed a vederlo tu non lo diresti mai
ma era
famoso qualche tempo fa
per suonare il violino elettrico
in via della Povertà.
Ci si prepara per la grande festa
c'è qualcuno che comincia ad aver sete
il
fantasma dell'opera
si è vestito in abiti da prete
sta ingozzando a viva forza Casanova
per punirlo della sua sensualità
lo ucciderà parlandogli d'amore
dopo averlo
avvelenato di pietà
e mentre il fantasma grida
tre ragazze si son spogliate già
Casanova sta per essere violentato
in via della Povertà.
E bravo Nettuno
mattacchione
il Titanic sta affondando nell'aurora
nelle scialuppe i posti letto sono tutti occupati
e il capitano grida "ce ne stanno ancora",
e Ezra Pound e
Thomas Eliot
fanno a pugni nella torre di comando
i suonatori di calipso ridono di loro
mentre il cielo si sta allontanando
e affacciati alle loro finestre nel mare
tutti pescano mimose e lillà
e nessuno deve più preoccuparsi
di via della Povertà.
A mezzanotte in punto i poliziotti
fanno il loro solito lavoro
metton
le manette intorno ai polsi
a quelli che ne sanno più di loro,
i prigionieri vengon trascinati
su un calvario improvvisato lì vicino
e il caporale Adolfo li ha avvisati
che passeranno tutti dal camino
e il vento ride forte
e nessuno riuscirà a ingannare il suo destino
in via della Povertà.
La tua lettera l'ho avuta proprio
ieri
mi racconti tutto quel che fai
ma non essere ridicola
non chiedermi "come stai",
questa gente di cui mi vai parlando
è gente come tutti noi
non mi sembra che siano mostri
non mi sembra che siano eroi
e non mandarmi ancora tue notizie
nessuno ti risponderà
se insisti a spedirmi le tue lettere
da via
della Povertà.
Via della povertà
(versione LIVE eseguita a Viareggio nei primi anni "80) - altra versione a fondo pagina
Il Salone di bellezza in fondo al vicolo
è
affollatissimo di marinai
prova a chiedere a uno che ore sono
e ti risponderà "non l'ho saputo mai".
Le cartoline dell'impiccagione
sono in vendita a cento lire l'una
il commissario
cieco dietro la stazione
per un indizio ti legge la sfortuna
e le forze dell'ordine irrequiete
cercano qualcosa che non va
mentre io e la mia signora ci affacciamo stasera
su via della Povertà.
Signorile sembra così facile
ogni volta che sorride ti cattura
ricorda proprio Bette Davis
con le mani appoggiate alla cintura.
Arriva Lombardi trafelato
e le grida "la sinistra sei tu!"
ma qualcuno gli dice di
andar via
perché ormai non esiste piu'
e l'unico suono che rimane
quando l'ambulanza se ne va
è Signorile che spazza la strada
in via della Povertà.
Mentre l'alba sta uccidendo la luna
e le stelle si son quasi nascoste
la signora che legge la fortuna
se n'è andata in compagnia dell'oste.
Ad eccezione di Abele e di Caino
tutti quanti sono andati a far l'amore
aspettando che venga la pioggia
ad annacquare la gioia ed il dolore
e il Cardinal Marcinkus
sta
affilando la sua pietà
se ne andrà a far la questua stasera
in via della Povertà.
Al Quirinale sono disperati
Sandro Pertini è diventato vecchio
e Andreatta piange sconcertato
vedendo Craxi che ride nello specchio.
Sofia è dietro la finestra
tutti quanti le hanno detto che è bella
non ha ancora 53 anni
e mai nessuno l'ha chiamata zitella
la sua fuga sarà molto romantica
trasformandosi in oro se ne andrà
si è stufata di andare avanti e indietro
in via della Povertà.
Mongolfini travestito da pallone
ha nascosto i suoi appunti in un baule
è passato di qui un'ora fa
diretto
verso l'ultima Thule,
sembrava così timido e impaurito
quando ha chiesto di fermarsi un po' qui
ma poi ha cominciato a fumare
e a recitare l'A B C
ed a vederlo tu non lo diresti mai
ma
era famoso qualche tempo fa
per suonare il violino elettrico
in via della Povertà.
Ci si prepara per la grande festa
c'è qualcuno che comincia ad aver sete
Woityla ha gettato la ghiara
si è travestito in abiti da prete
sta ingozzando a viva forza Berlinguer
per punirlo della sua frugalità
lo
ucciderà parlandogli d'amore
dopo averlo avvelenato di pietà
e mentre Woityla grida
4 suore si son spogliate già
Berlinguer sta per essere violentato
in via della Povertà.
E bravo Carboni mattacchione
il paese sta affondando nella merda
e gli Anarchici tutti annegati
e il capitano grida "ce ne stanno ancora",
e Agnelli e Indro Montagnelli
fanno a
pugni nella torre di comando
i suonatori di calipso ridono di loro
mentre il cielo si sta allontanando
e affacciati alle loro finestre nel mare
tutti pescano garofani e lillà
e nessuno deve più preoccuparsi
di via della Povertà.
Il tuo articolo l'ho letto proprio ieri
ci hai messo dentro tutto quel che sai
ma non essere ridicolo
non chiedermi "come stai",
questa gente di cui mi vai parlando
è quasi gente
come tutti noi
non mi sembra che siano mostri
e né tanto meno eroi
e non mandarmi altre bozze da correggere
nessuno
ti risponderà
se non provi a spedirmi i tuoi articoli
da via della Povertà.
Le passanti (testo originale)
Io dedico questa canzone
ad ogni donna pensata come amore
in un attimo di libertà
a quella conosciuta appena
non c'era tempo
e valeva la pena
di perderci un secolo in più.
A quella quasi da immaginare
tanto di fretta l'hai vista passare
dal balcone a un segreto più in là
e ti piace ricordarne
il sorriso
che non ti ha fatto e che tu le hai deciso
in un vuoto di felicità.
Alla compagna di viaggio
i suoi occhi il più bel paesaggio
fan sembrare più corto il cammino
e magari sei l'unico a capirla
e la fai scendere senza seguirla
senza averle sfiorato la mano.
A quelle che sono già prese
e che vivendo delle ore deluse
con
un uomo ormai troppo cambiato
ti hanno lasciato, inutile pazzia,
vedere il fondo della malinconia
di un avvenire disperato.
Immagini care per qualche istante
sarete presto
una folla distante
scavalcate da un ricordo più vicino
per poco che la felicità ritorni
è molto raro che ci si ricordi
degli episodi del cammino.
Ma se la vita smette di
aiutarti
è più difficile dimenticarti
di quelle felicità intraviste
dei baci che non si è osato dare
delle occasioni lasciate ad aspettare
degli occhi mai più rivisti.
Allora nei momenti di solitudine
quando il rimpianto diventa abitudine,
una maniera di viversi insieme,
si piangono le labbra assenti
di tutte le belle passanti
che non siamo riusciti a trattenere.
Fila la lana
Nella guerra di Valois
il Signor di Vly è morto,
se sia stato un prode
eroe
non si sa, non è ancor certo.
Ma la dama abbandonata
lamentando la sua morte
per mill'anni e forse ancora
piangerà la triste sorte.
Fila la lana, fila i tuoi giorni
lluditi ancora
che lui ritorni,
libro di dolci sogni d'amore
apri le pagine al suo dolore.
Son tornati a cento e a mille
i guerrieri di Valois,
son tornati alle famiglie,
ai palazzi alle città.
Ma la
dama abbandonata
non ritroverà il suo amore
e il gran ceppo nel camino
non varrà a scaldarle il cuore.
Fila la lana, fila i tuoi giorni
illuditi ancora che lui ritorni,
libro di dolci sogni
d'amore
apri le pagine al suo dolore.
Cavalieri che in battaglia
ignorate la paura
stretta sia la vostra maglia,
ben temprata l'armatura.
Al nemico che vi assalta
siate presti a dar
risposta
perché dietro a quelle mura
vi s'attende senza sosta.
Fila la lana, fila i tuoi giorni
illuditi ancora che lui ritorni,
libro di dolci sogni d'amore
chiudi le pagine sul suo dolore.
Ballata dell'amore cieco (o della vanità)
Un uomo onesto, un uomo probo,
tralalalalla
tralallaleru
s'innamorò perdutamente
d'una che non lo amava niente.
Gli disse portami domani,
tralalalalla tralallaleru
gli disse portami domani
il cuore di tua madre per i miei cani.
Lui dalla madre andò e l'uccise,
tralalalalla tralallaleru
dal petto il cuore le strappò
e dal suo amore ritornò.
Non era il cuore, non era il cuore,
tralalalalla tralallaleru
non le
bastava quell'orrore,
voleva un'altra prova del suo cieco amore.
Gli disse amor se mi vuoi bene,
tralalalalla tralallaleru
gli disse amor se mi vuoi bene,
tagliati dei polsi le quattro vene.
Le vene ai polsi lui si tagliò,
tralalalalla tralallaleru
e come il sangue ne sgorgò
correndo come un matto da lei tornò.
Fuori soffiava dolce il vento
tralalalalla tralallaleru
ma lei
fu presa da sgomento
quando lo vide morir contento.
Morir contento e innamorato
quando a lei nulla era restato
non il suo amore non il suo bene
ma solo il sangue secco delle sue vene.
SUZANNE (testo originale)
Nel suo posto in riva al fiume
Suzanne ti ha voluto accanto
e ora ascolti andar le barche
ora vuoi dormirle accanto
si lo sai che
lei è pazza
ma per questo sei con lei
e ti offre il the e le arance
che ha portato dalla Cina
e proprio mentre stai per dirle
che non hai niente da offrirle
lei è già sulla tua onda
e fa il fiume ti risponda
che da sempre siete amanti.
E tu vuoi viaggiarle insieme
vuoi viaggiarle insieme ciecamente
perchè sai che le hai toccato il corpo
il suo corpo perfetto con la mente.
E Gesù fu marinaio
finchè camminò sull'acqua
e restò per molto tempo a guardare
solitario
dalla sua torre di legno
e poi quando fu sicuro
che soltanto agli annegati
fosse dato di vederlo
disse: Siate marinai finchè il mare vi libererà.
E
lui stesso fu spezzato
ma più umano abbandonato
nella nostra mente
lui non naufragò.
E tu vuoi viaggiarle insieme
vuoi viaggiarle insieme ciecamente
forse avrai fiducia in lui
perchè ti ha toccato il corpo con la mente.
E Suzanne ti da la mano,
ti accompagna lungo il fiume,
porta addosso stracci e piume
presi in qualche dormitorio
il sole scende come miele
su di lei donna del porto
e ti indica i colori
tra la spazzatura e i fiori
scopri eroi tra le alghe marce
e bambini nel mattino
che si sporgono all'amore
e si sporgeranno sempre
e Suzanne regge lo specchio.
E tu vuoi viaggiarle insieme
vuoi viaggiarle insieme
ciecamente
perchè sai che ti ha toccato il corpo
il suo corpo perfetto con la mente.
MORIRE PER DELLE IDEE (testo originale)
Morire per delle idee, l'idea è affascinante
per poco io morivo senza averla mai avuta,
perchè chi ce l'aveva, una folla di gente,
gridando "viva la morte" proprio addosso mi è caduta.
Mi avevano convinto e la mia musa insolente
abiurando i suoi errori, aderì alla loro fede
dicendomi peraltro in
separata sede
moriamo per delle idee, va bè, ma di morte lenta, va bè ma di morte lenta.
Approfittando di non essere fragilissimi di cuore
andiamo all'altro mondo bighellonando un
poco
perchè forzando il passo succede che si muore
per delle idee che non han più corso il giorno dopo.
Ora se c'è una cosa amara, desolante
è quella di capire all'ultimo
momento
che l'idea giusta era un'altra, un altro movimento
moriamo per delle idee, va bè, ma di morte lenta
ma di morte lenta.
Gli apostoli di turno che apprezzano il martirio
lo predicano spesso per novant'anni almeno.
Morire per delle idee sarà il caso di dirlo
è il loro scopo di vivere, non sanno farne a meno.
E sotto ogni bandiera li vediamo
superare
il buon matusalemme nella longevità
per conto mio si dicono in tutta intimità
moriamo per delle idee, va bè, ma di morte lenta, va bè,
ma di morte lenta.
A chi va
poi cercando verità meno fittizie
ogni tipo di setta offre moventi originali
e la scelta è imbarazzante per le vittime novizie
morire per delle idee è molto bello ma per quali.
E il
vecchio che si porta già i fiori sulla tomba
vedendole venire dietro il grande stendardo
pensa "speriamo bene che arrivino in ritardo"
moriamo per delle idee, va bè, ma di morte lenta, va
bè,
ma di morte lenta
E voi gli sputafuoco, e voi i nuovi santi
crepate pure per primi noi vi cediamo il passo
però per gentilezza lasciate vivere gli altri
la vita è grosso
modo il loro unico lusso
tanto più che la carogna è già abbastanza attenta
non c'è nessun bisogno di reggerle la falce
basta con le garrote in nome della pace
moriamo per delle idee,
va bè, ma di morte lenta,
ma di morte lenta.
Canzone dell'amore perduto
Ricordi sbocciavan le viole
con le nostre parole
"Non ci lasceremo mai, mai e poi mai",
vorrei dirti ora le stesse cose
ma come fan presto, amore, ad appassire le rose
così per noi
l'amore che strappa i capelli è perduto ormai,
non resta che qualche svogliata carezza
e un po' di tenerezza.
E quando ti troverai in mano
quei fiori appassiti al sole
di un aprile ormai lontano,
li rimpiangerai
ma sarà la prima che
incontri per strada
che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato,
per un amore nuovo.
E sarà la prima che incontri per strada
che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato,
per un amore nuovo.
La città vecchia
Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi
ha già troppi impegni per scaldar la
gente d'altri paraggi,
una bimba canta la canzone antica della donnaccia
quello che ancor non sai tu lo imparerai solo qui tra le mie braccia.
E se alla sua età le difetterà la competenza
presto affinerà
le capacità con l'esperienza
dove sono andati i tempi di una volta per Giunone
quando ci voleva per fare il mestiere anche un po' di vocazione.
Una gamba qua, una gamba là, gonfi di vino
quattro
pensionati mezzo avvelenati al tavolino
li troverai là, col tempo che fa, estate e inverno
a stratracannare a stramaledire le donne, il tempo ed il governo.
Loro cercan là, la felicità dentro a un bicchiere
per dimenticare d'esser stati presi per il sedere
ci sarà allegria anche in agonia col vino forte
porteran sul viso l'ombra di un sorriso tra le braccia della morte.
Vecchio professore cosa vai
cercando in quel portone
forse quella che sola ti può dare una lezione
quella che di giorno chiami con disprezzo pubblica moglie
quella che di notte stabilisce il prezzo alle tue voglie.
(altra versione:
quella che di giorno chiami con disprezzo specie di troia
quella che di notte stabilisce il prezzo alla tua gioia.)
Tu la cercherai, tu la invocherai più di una notte
ti alzerai disfatto rimandando tutto al ventisette
quando incasserai delapiderai mezza pensione
diecimila lire per sentirti dire "micio bello e bamboccione".
Se ti inoltrerai lungo le calate dei
vecchi moli
In quell'aria spessa carica di sale, gonfia di odori
lì ci troverai i ladri gli assassini e il tipo strano
quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano.
Se tu penserai, se
giudicherai
da buon borghese
li condannerai a cinquemila anni più le spese
ma se capirai, se li cercherai fino in fondo
se non sono gigli son pur sempre figli
vittime di questo mondo.
GIOVANNA D'ARCO (testo originale)
Attraverso il buio Giovanna d'Arco
precedeva le fiamme cavalcando
nessuna luna per la corazza ed il manto
nessun uomo nella sua fumosa
notte al suo fianco.
Sono stanca della guerra ormai
al lavoro di un tempo tornerei
a un vestito da sposa o qualcosa di bianco
per nascondere questa mia vocazione al trionfo ed al
pianto.
lalala lalala lalalalalala
lalala lalala lalalalalala
Son parole le tue che volevo ascoltare
ti ho spiata ogni giorno cavalcare
e a sentirti così ora so cosa voglio
vincere un'eroina
così fredda, abbracciarne l'orgoglio.
E chi sei tu lei disse divertendosi al gioco,
chi sei tu che mi parli così senza riguardo,
veramente stai parlando col fuoco
e amo la tua solitudine, amo il tuo
sguardo.
lalala lalala lalalalalala
E se tu sei il fuoco raffreddati un poco,
le tue mani ora avranno da tenere qualcosa,
e tacendo gli si arrampicò dentro
ad offrirgli il suo modo migliore di essere
sposa.
E nel profondo del suo cuore rovente
lui prese ad avvolgere Giovanna d'Arco
e là in alto e davanti alla gente
lui appese le ceneri inutili del suo abito bianco.
lalala lalala
lalalalalala
E fu dal profondo del suo cuore rovente
che lui prese Giovanna e la colpì nel segno
e lei capì chiaramente
che se lui era il fuoco lei doveva essere il legno.
Ho visto la smorfia del suo
dolore,
ho visto la gloria nel suo sguardo raggiante
anche io vorrei luce ed amore
ma se arriva deve essere sempre così crudele e accecante.
lalalalalala
DELITTO DI PAESE (testo originale)
Non tutti nella capitale
sbocciano i fiori del male,
qualche assassinio senza pretese
lo abbiamo anche noi in paese.
Qualche assassinio senza pretese
lo abbiamo anche noi qui in paese.
Aveva il capo tutto bianco
ma il cuore non ancor stanco
gli ritornò a battere in fretta
per una giovinetta.
Gli ritornò a
battere in fretta
per una giovinetta.
Ma la sua voglia troppo viva
subito gli esauriva,
in quattro baci e una carezza
l'ultima giovinezza.
In quattro baci
e una carezza
l'ultima giovinezza.
Quando la mano lei gli tese
triste lui le rispose,
d'essere povero in bolletta
lei si rivestì in fretta.
D'essere povero in bolletta
lei si rivestì in fretta.
E andò a cercare il suo compagno
partecipe del guadagno
e ritornò col protettore
dal vecchio
truffatore.
E ritornò col protettore
dal vecchio truffatore.
Mentre lui fermo lo teneva
sei volte lo accoltellava
dicon che quando lui spirò
la lingua lei gli
mostrò.
Dicon che quando lui spirò
la lingua lei gli mostrò.
Misero tutto sotto sopra
senza trovare un soldo
ma solo un mucchio di cambiali
e di atti
giudiziari.
Ma solo un mucchio di cambiali
e di atti giudiziari.
Allora presi dallo sconforto
e dal rimpianto del morto,
si inginocchiaron sul poveruomo
chiedendogli perdono.
Si inginocchiaron sul poveruomo
chiedendogli perdono.
Quando i gendarmi sono entrati
piangenti li han trovati
fu qualche lacrima sul viso
a dargli il paradiso.
Fu qualche lacrima sul viso
a dargli il paradiso.
E quando furono impiccati
volarono fra i beati
qualche beghino di questo fatto
fu poco soddisfatto.
Qualche beghino di questo fatto
fu poco soddisfatto.
Non tutti nella capitale
sbocciano i fiori del male,
qualche assassinio senza pretese
lo abbiamo anche noi in paese.
Qualche assassinio senza pretese
lo abbiamo anche noi qui in paese.
VALZER PER UN AMORE
Quando carica d'anni e di castità
tra i ricordi e le illusioni
del bel tempo che non ritornerà,
troverai le mie
canzoni,
nel sentirle ti meraviglierai
che qualcuno abbia lodato
le bellezze che allor più non avrai
e che avesti nel tempo passato
ma non ti servirà il ricordo,
non ti servirà
che per
piangere il tuo rifiuto
del mio amore che non tornerà.
Ma non ti servirà più a niente,
non ti servirà
che per piangere sui tuoi occhi
che nessuno più canterà.
Ma non ti servirà più a niente,
non ti servirà
che per piangere sui tuoi occhi
che nessuno più canterà.
Vola il tempo lo sai che vola e va,
forse non ce ne accorgiamo
ma più ancora del tempo che non ha età,
siamo noi che ce ne
andiamo
e per questo ti dico amore, amor
io t'attenderò ogni sera,
ma tu vieni non aspettare ancor,
vieni adesso finché è primavera.
Via della povertà: uno dei parteciapnti alla mailing list, Gianpi, mi ha permesso di recuperare il testo di una versione live della canzone con i nomi dei politici dell'epoca al posto dei personaggi inventati:
Il salone di bellezza in fondo al vicolo è affollatissimo di marinai
prova a chiedere a uno che ore sono e ti risponderà "non l'ho saputo mai".
Le cartoline dell'impiccagione sono in vendita a cento lire l'una
il commissario cieco dietro la stazione per un indizio ti legge la sfortuna
e le forze dell'ordine irrequiete cercano qualcosa che non va
mentre io e la mia signora ci affacciamo stasera su via della Povertà.
Almirante sembra così facile ogni volta che sorride ti cattura
ricorda proprio Bette Davis con le mani appoggiate alla cintura.
Arriva Fra John trafelato e gli grida "il mio amore sei tu"
ma qualcuno gli dice di andar via e di non riprovarci più
e l'unico suono che rimane quando l'ambulanza se ne va
è Almirante che spazza via il sangue in Via della Povertà.
Mentre l'alba sta ............
.........in Via della Povertà.
Covelli travestito da ubriacone ha nascosto i suoi appunti in un baule
è passato di qui un'ora fa diretto verso l'ultima Thule,
sembrava così timido e impaurito quando ha chiesto di fermarsi un po' qui
ma poi ha cominciato a fumare e a recitare l'A B C
ed a vederlo tu non lo diresti mai ma era famoso qualche tempo fa
per suonare il violino elettronico alla corte di Sua Maestà.
Ci si prepara per il 15 di giugno * c'è qualcuno che continua ad aver sete
Paolo VI ha gettato via la tiara si è camuffato in abiti da prete,
sta ingozzando a viva forza Berlinguer per punirlo della sua frugalità
lo ucciderà parlandogli d'amore dopo averlo avvelenato di pietà
e mentre Paolo grida quattro suore si son spogliate già
Berlinguer sta per essere violentato in Via della Povertà.
E bravo Leone mattacchione il paese sta affondando nella merda
nelle scialuppe i posti letto sono tutti occupati e gli anarchici tutti annegati,
e Agnelli e Indro Montanelli fanno a pugni nella torre di comando
i suonatori di calipso ridono di loro mentre il cielo si sta allontanando
e affacciati alle loro finestre nel mare tutti han pescato voti qua e là
e nessuno deve più preoccuparsi di Via della Povertà.
A mezzanotte in punto i poliziotti fanno il loro solito lavoro
metton le manette intorno ai polsi a quelli che ne sanno più di loro,
i prigionieri vengon trascinati su un calvario improvvisato li vicino
e il caporale Adolfo li ha avvisati che passeranno dal solito camino
e il vento da solo ride e nessuno riuscirà
a ingannare il suo fottuto destino in Via della Povertà.
La tua lettera..........da via della Povertà.
--------
Ho saltato con i punti le strofe perfettamente uguali alla versione del disco.
* Il 15 di giugno di quell'anno ci sono state (specifico per i giovani) importanti elezioni politiche e Leone era il presidente della repubblica in carica a quel tempo.
(Gianpi)