Avvertenza!
Legge 633/41 art. 70 comma 1: "Il
riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera, per scopi di critica, di discussione ed anche di insegnamento,
sono liberi nei limiti giustificati da tali finalità e purchè non costituiscano
concorrenza alla utilizzazione economica dell'opera."
In altre parole: i testi delle canzoni che trovate su questo sito possono essere utilizzati solo ed esclusivamente per uso personale o di discussione.
FABRIZIO DE ANDRE' (INDIANO)
Canzoni di Fabrizio De André e Massimo Bubola - 1981 -
QUELLO CHE NON HO
Quello che non ho è una camicia bianca
quello che non ho è un segreto in banca
quello che non ho sono le
tue pistole
per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.
Quello che non ho è di farla franca
quello che non ho è quel che non mi manca
quello che non ho sono le tue parole
per guadagnarmi il cielo
per conquistarmi il sole.
Quello che non ho è un orologio avanti
per correre più in fretta e avervi più distanti
quello che non ho è un treno arrugginito
che mi riporti indietro da dove sono partito.
Quello che non ho sono i tuoi denti d'oro
quello che non ho è un pranzo di lavoro
quello che non ho è questa prateria
per correre più forte della malinconia.
Quello che non ho sono le mani in
pasta
quello che non ho è un indirizzo in tasca
quello che non ho sei tu dalla mia parte
quello che non ho è di fregarti a carte.
Quello che non ho è una camicia bianca
quello che non ho è di farla
franca
quello che non ho sono le sue pistole
per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.
Quello che non ho...
CANTO DEL SERVO PASTORE
Dove fiorisce il rosmarino
c'è una fontana scura
dove cammina il mio destino
c'è un filo di paura
qual'è la direzione
nessuno me lo imparò
qual'è il mio vero nome
ancora non lo so
Quando la luna perde la lana
e il passero la strada
quando ogni angelo è alla catena
ed ogni cane abbaia
prendi la tua
tristezza in mano
e soffiala nel fiume
vesti di foglie il tuo dolore
e coprilo di piume
Sopra ogni cisto da qui al mare
c'è un pò dei miei capelli
sopra ogni sughera il disegno
di tutti i
miei coltelli
l'amore delle case
l'amore bianco vestito
io non l'ho mai saputo
e non l'ho mai tradito
Mio padre un falco
mia madre un pagliaio
stanno sulla collina
i loro
occhi senza fondo
seguono la mia luna
notte notte notte sola
sola come il mio fuoco
piega la testa sul mio cuore
e spegnilo poco a poco
Testo e accordi di Fiume Sand Creek sul sito Accordi e spartiti
FIUME SAND CREEK
Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura
sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
fu un generale di vent'anni
occhi turchini e giacca uguale
fu un generale di vent'anni
figlio d'un temporale
c'è un dollaro d'argento sul fondo del Sand Creek.
I nostri
guerrieri troppo lontani sulla pista del bisonte
e quella musica distante diventò sempre più forte
chiusi gli occhi per tre volte
mi ritrovai ancora lì
chiesi a mio nonno è solo un sogno
mio nonno disse sì
a volte i pesci cantano sul fondo del Sand Creek
Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso
il lampo in un orecchio nell'altro il paradiso
le lacrime più piccole
le lacrime più grosse
quando l'albero della neve
fiorì di stelle rosse
ora i bambini dormono nell letto del Sand Creek
Quando il sole alzò la testa tra le spalle della notte
c'erano solo cani e fumo e tende
capovolte
tirai una freccia in cielo
per farlo respirare
tirai una freccia al vento
per farlo sanguinare
la terza freccia cercala sul fondo del Sand Creek
Si son presi il nostro cuore sotto una
coperta scura
sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
fu un generale di vent'anni
occhi turchini e giacca uguale
fu un generale di vent'anni
figlio d'un temporale
ora i bambini
dormono sul fondo del Sand Creek
AVE MARIA (*)
Deus Deus ti salve Maria
chi chi ses de grazia piena
de
grazia ses sa ivena
ei sa currente...
ei sa currente...
Su, su Deus onnipotente
cun, cun tegus est istadu
pro chi t'ha preservadu
immaculata
Bene, beneitta e laudada
supra, supra e
tottu gloriosa
mama fizza e isposa
de su Segnore
Bene, beneittu su fiore
chi, chi es fruttu e su sinu
Gesu' fiore divinu
Segnore nostru
Pregade pregade lu a fizzu ostru
chi chi tottu
sos errores
a nois sos peccadores
a nos perdone
Meda meda grazia a nos done
in vida e in sa morte
e in sa diciosa sorte
in paradisu
(*) canto tradizionale sardo
Traduzione
Dio, Dio ti salvi Maria
Che ,che di grazia sei piena
Di grazia sei la vena
E l'energia
Il, il Dio
onnipotente
Con, con te è stato
Per ciò ti ha preservato
Immacolata
Bene, benedetta e lodata
Sopra, soprattutto gloriosa
Mamma, figlia e sposa
Del Signore
Bene, benedetto il fiore
Che, che è
il frutto del seno
Gesù fiore divino
Signore nostro
Pregate, pregate a vostro figlio
Che, che tutti gli errori
A noi i peccatori
A noi perdoni
Molta, molta grazia ci doni
Nella vita e nella
morte
E nella beata sorte
In paradiso
HOTEL SUPRAMONTE
E se vai all'Hotel Supramonte e guardi il cielo
tu vedrai una donna in fiamme e un uomo solo
e una
lettera vera di notte falsa di giorno
e poi scuse e accuse e scuse senza ritorno
e ora viaggi vivi ridi o sei perduto
col suo ordine discreto dentro il cuore.
Ma dove dov'è il tuo amore, ma dove è finito il
tuo amore.
Grazie al cielo ho una bocca per bere e non è facile
grazie a te ho una barca da scrivere ho un treno da perdere
e un invito all'Hotel Supramonte dove ho visto la neve
sul tuo corpo così dolce
di fame così dolce di sete.
Passerà anche questa stazione senza far male
passerà questa pioggia sottile come passa il dolore.
Ma dove, dov'è il tuo cuore, ma dove è finito il tuo cuore.
E ora siedo sul
letto del bosco che ormai ha il tuo nome
ora il tempo è un signore distratto è un bambino che dorme
ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano
cosa importa se sono (fottuto*) caduto se sono lontano
perché domani sarà un giorno lungo e senza parole
perché domani sarà un giorno incerto di nuvole e sole
Ma dove, dov'è il tuo amore, ma dove è finito il tuo amore.
(*) ad una trasmissione su
Raisat
FRANZISKA
Hanno detto che Franziska è stanca di pregare
tutta notte alla finestra aspetta il tuo segnale
quanto è piccolo il suo cuore e grande la montagna
quanto tagli il suo dolore più di un coltello, coltello di Spagna.
Tu bandito senza luna senza stelle e senza fortuna
questa notte dormirai col suo rosario
stretto intorno al tuo fucile.
Tu bandito senza luna senza stelle e senza fortuna
questa notte dormirai col suo rosario stretto intorno al tuo fucile.
Hanno detto che Franziska è stanca di ballare
con un
uomo che non ride e non la può baciare
tutta notte sulla quercia l'hai seguita in mezzo ai rami
dietro il palco sull'orchestra i tuoi occhi come due cani.
Marinaio di foresta senza sonno e senza canzoni
senza una conchiglia da portare o una rete d'illusioni.
Marinaio di foresta senza sonno e senza canzoni
senza una conchiglia da portare o una rete d'illusioni.
Hanno detto che Franziska è stanca di
posare
per un uomo che dipinge e non la può guardare
filo filo del mio cuore che dagli occhi porti al mare
c'è una lacrima nascosta che nessuno mi sa disegnare.
Tu bandito senza luna senza stelle e senza
fortuna
questa notte dormirai col suo rosario stretto intorno al tuo fucile.
Tu bandito senza luna senza stelle e senza fortuna
questa notte dormirai col suo ritratto proprio sotto al tuo fucile.
Hanno detto
che Franziska non riesce più a cantare
anche l'ultima sorella tra un po' vedrà sposare
l'altro giorno un altro uomo le ha sorriso per la strada
era certo un forestiero che non sapeva quel che costava.
Marinaio di foresta senza sonno e senza canzoni
senza una conchiglia da portare o una rete d'illusioni.
Marinaio di foresta senza sonno e senza canzoni
senza una conchiglia da portare o una rete
d'illusioni.
SE TI TAGLIASSERO A PEZZETTI
Se ti tagliassero a pezzetti
il vento li raccoglierebbe
il regno
dei ragni cucirebbe la pelle
e la luna tesserebbe i capelli e il viso
e il polline di Dio
di Dio il sorriso.
Ti ho trovata lungo il fiume
che suonavi una foglia di fiore
che cantavi parole leggere,
parole d'amore
ho assaggiato le tue labbra di miele rosso rosso
ti ho detto dammi quello che vuoi, io quel che posso.
Rosa gialla rosa di rame
mai ballato così a lungo
lungo il filo della notte sulle
pietre del giorno
io suonatore di chitarra io suonatore di mandolino
alla fine siamo caduti sopra il fieno.
Persa per molto persa per poco
presa sul serio presa per gioco
non c'è stato molto da dire
o da pensare
la fortuna sorrideva come uno stagno a primavera
spettinata da tutti i venti della sera.
E adesso aspetterò domani
per avere nostalgia
signora libertà signorina fantasia
così preziosa
come il vino così gratis come la tristezza
con la tua nuvola di dubbi e di bellezza.
T'ho incrociata alla stazione
che inseguivi il tuo profumo
presa in trappola da un tailleur grigio fumo
i giornali
in una mano e nell'altra il tuo destino
camminavi fianco a fianco al tuo assassino.
Ma se ti tagliassero a pezzetti
il vento li raccoglierebbe
il regno dei ragni cucirebbe la pelle
e la luna la luna
tesserebbe i capelli e il viso
e il polline di Dio
di Dio il sorriso.
VERDI PASCOLI
Gli aranci sono grossi
i
limoni sono rossi
lassù, lassù nei verdi pascoli
ogni angelo è un bambino
sporco e birichino
lassù, lassù nei verdi pascoli.
E ora non piangere perché
presto la
notte finirà
con le sue perle stelle e strisce
in fondo al cielo
e ora sorridimi perché
presto la notte se ne andrà
con le sue stelle arrugginite
in fondo al mare.
La radio suona sempre canzoni da ballare
lassù, lassù nei verdi pascoli
niente da scommettere
tutto da giocare
lassù, lassù nei verdi pascoli.
E ora non piangere perché
presto la notte se ne andrà
con le sue perle stelle e strisce
in
fondo al cielo
e ora sorridimi perché
presto la notte finirà
con le sue stelle arrugginite
in fondo al mare.
Non c'è
d'andare a scuola
ti basta una parola
lassù, lassù nei verdi pascoli
c'è carne da mangiare
erba da sognare
lassù, lassù nei verdi pascoli.
E ora non piangere perché
presto la notte finirà
con le sue perle stelle e strisce
in fondo al cielo
e ora sorridimi perché
presto la
notte finirà
con le sue stelle arrugginite
in fondo al mare.
Gli aranci sono grossi
i limoni sono rossi
lassù, lassù nei verdi pascoli
papà non c'ha da fare
papà ti fa giocare
lassù, lassù nei verdi pascoli.
E ora non piangere perché
presto il concerto finirà
con le sue perle stelle e strisce
in fondo al cielo
e ora sorridimi perché
presto il concerto se ne andrà
con le sue stelle arrugginite
in fondo
al mare.