Nuvole

Nuvole (1990)

1 - Le nuvole
2 -
Ottocento
Intermezzo tratto da "Le stagioni" di Chajkowskj
3 - Don Raffaè
Intermezzo tratto da "Le stagioni" di Chajkowskj
4 -
La domenica delle salme
5 -
Mégu Megún
6 -
La nova gelosia
7 -
'Â çímma
8 -
Monti di Mola

 

Don Raffaé:
Appunti che Fabrizio aveva preparato per un concerto:
"Nel 1989 mi venne da scrivere qualche canzone sull'attualità: mi succede all'incirca ogni sei anni. La classe dirigente politica era intortata con quella economica, entrambe sembravano colluse con le organizzazioni criminali.
Il pensiero del borghese medio si esprimeva più o meno così:  "Un'ingiustizia (tipo la corruzione di giudici e finanzieri) se dà un profitto a me la chiamo fortuna, se il profitto lo ricavano i miei simili la chiamo scandalo.
Intorno a questo minuetto la gente normale cercava lavoro e cominciava a non trovarlo. Il motivo è semplice: un'economia di mercato libero, che in effetti si chiama "economia capitalistica", si regge su una regola morale: "L'azienda che profitta vive, l'azienda che non profitta crepa". Se questa nobile massima la estendiamo dalle aziende alle persone decreteremo la morte per inedia o per suicidio di milioni di esseri umani.
Questo mi dicevo 10 anni fa. Mi dicevo che sarebbe stata utile una rivoluzione sociale, non politica, sociale. E visto che nessun esponente della nostra classe politica manifestava anche soltanto l'intenzione di approcciarla, tanto valeva affidarne il compito alle organizzazioni criminali.
Evidentemente la mia era una provocazione ma oggi, di fronte all'atteggiamento di alcuni esponenti politici quella che sembrava una provocazione sta diventando una realtà.
Sento dire che alcuni esponenti politici di rilievo si rifiutano di partecipare a certi congressi perché lì c'è il giudice Caselli. Ma come, Caselli è uno che da diversi lustri rischia la vita per difendere la nostra società dalla mafia: rischia la vita come Falcone e Borsellino: no, Caselli non va bene, almeno fino a quando non lo faranno fuori: allora sì, funerali di Stato con "trunfas" e  "strumunzones".
Nel frattempo è meglio lasciar fare a mafia e camorra. Almeno quelle le regole ce le hanno e, almeno fino a pochi anni fa, erano pure capaci di rispettarle."  (Trascrizione degli appunti di De André per un concerto "Prima di Don Raffaé" in G. Harari, Una goccia di splendore, Rizzoli, 2008)

 

La domenica delle salme
"La domenica delle salme" e il suo " coro di vibrante protesta" che vanno a coincidere con le cicale di fine canzone. Penso che questo, invece,  sia un richiamo Sartriano (Sartre, che ha segnato profondamente De André e che Egli conosceva benissimo). Cito "L'età  della ragione",  pressochè l'inizio del sedicesimo capito: "Vuoto. Il corpo si rimette in cammino strascicando i piedi, pesante e caldo con brividi, bruciature  di collera, alla gola, al petto. Ma nessuno più lo abita. Le strade si  sono svuotate come attraverso il buco di un acquaio; qualcosa, che  ancora prima le riempiva, s'è sprofondato. Le cose sono rimaste qua,  intatte, ma il loro fascio è disfatto, esse pendono dal cielo come  enormi stalattiti, sorgono da terra come assurde pietre megalitiche.  Tutte le loro istanze, i loro sottili canti di cicala, si sono dissipati nell'aria, ed esse tacciono. C'era, un tempo, un avvenire di un uomo  che si gettava contro di loro e ch'esse riflettevano in uno  sparpagliamento di tentazioni varie. L'avvenire è morto." E penso che  questo pensiero riprenda quasi in pieno il pensiero della canzone.
(Pierfrancesco Califano
pierfrancescocalifano@copernicando.it)
 

Nel libro "Una goccia di splendore" sono pubblicati diversi fogli scritti a mano dove Fabrizio raffinava il suo pensiero. Si possono leggere abbastanza bene alcuni passaggi:

Erano tempi di edilizia popolare
E il progetto Cheope 2
Fu approvato a maggioranza
(dalla giunta militare) dalla giunta di Castellammare

In base al nuovo progetto
"un ovile per ogni gregge"
Il decreto Cheope 2
Fu convertito in legge
Fu un accorrere di maestranze
Da ogni angolo dell'Egitto
E alla fine non c'era stanza
Che non avesse il soffitto

Erano tempi di riciclaggi
E il progetto Cheope 2
Fu approvato a maggioranza
Dal consiglio dei saggi

(Trascrizione dagli appunti a penna pubblicati su G. Harari, Una goccia di splendore, Rizzoli, 2008)

Nella terza strofa c'è un riferimento a baffi di sego...

SANT'AMBROGIO
di Giuseppe Giusti, 1845
Vostra eccellenza che mi sta in cagnesco
Per que' pochi scherzucci di dozzina
e mi gabella per anti–tedesco
perché metto le birbe alla berlina, [...]

Entro, e ti trovo un pieno di soldati,
di que' soldati settentrionali,
come sarebbe Boemi e Croati,
messi qui nella vigna a far da pali:
di fatto se ne stavano impalati,
come sogliano in faccia a' generali,
co' baffi di copecchio e con que' musi, [...]

Sentiva un afa, un abito di lezzo:
scusi, Eccellenza, mi parean di sego [...]

Relativamente all'ultima strofa, negli appunti già citati troviamo un primo tentativo di seppellimento di Utopia ed un passaggio sui rapimenti e sul dolore-spettacolo che non trovò spazio nella versione definitiva:

Dagli appunti:

Senza una lacrima di allegria
Fu seppellita tra gli altri
Il cadavere di utopia

Ragazzotti nullafacenti con babbi riccastri
Supplicavano gli sparuti rapitori rimasti
Di mettersi una mano sul cuore peloso
E non rispiarmarli da un sequestro prestigioso
 questa strofa va anticipata da un'altra sulla "vita spettacolo", sul "dolore spettacolo" sulla "morte spettacolo"
Il dolore fa spettacolo e lo spettacolo denaro (malloppo)
(Perché il dolore era spettacolo e lo spettacolo denaro)
(
Trascrizione dagli appunti a penna pubblicati su G. Harari, Una goccia di splendore, Rizzoli, 2008)

La piramide di Cheope...
la piramide di cheope e'il PARTITO SOCIALISTA.La piramide di cheope  volle essere ricostruita masso per masso, comunista per comunista.(Craxi aveva ricostruito il partito socialista attingendo pezzi 'masso  per masso' inserendo nel partito in parte democristiani, in parte  comunisti). (grazie a Massimo Riva Rimoldi)

L'Amazzonia e la pecunia...
Sting aveva fatto un concerto benefico a favore dell'amazzonia  ,facendosi pagare 40 mila lire a biglietto al palatrussardi di  milano. (vedi PALASTILISTI) (grazie a Massimo Riva Rimoldi)

 

Megu megun
Gerardo mi scrive di una interessante scoperta:
"Ashik Feyzullah Tchinar ~ Turquie:
Chants sacrés d'Anatolie (Ocora, 1971).
L'ho scoperto grazie ad un viaggiatore e costruttore di strumenti etnici che vive a la spezia.
E' pazzesco come la voce rituale del cantore turco richiama molto il passaggio "e mi e mi emi..." di megunmegun!!!!