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Sarebbe interessante realizzare una discografia completa degli inediti tipo:
LIVE AT PHILIPSHALLE DUSSELDORF al Philipshalle il 24 aprile 1982
Quello che non ho
Canto del servo pastore
Fiume Sand Creek
Giugno '73
Il pescatore
La cattiva strada
Hotel Supramonte
Franziska
Se ti
tagliassero a pezzetti
Verdi pascoli
La guerra di Piero
Amico fragile
Andrea
Bocca di rosa
Via del Campo
Canzone del maggio
- Festival di Re Nudo 1976
Tre Rose di Massimo Bubola - RAI - 1980
Stringimi piano, stringimi forte
- RAI - canta Dori Ghezzi suona Fabrizio De André - 1980
Fabrizio De Andrè in concerto a Sarzana, 1982, RAI
Colonna sonora del film TOPO GALILEO di Beppe Grillo, 1987
Desmedida plegaria (Smisurata preghiera) dal film "ILONA ARRIVA CON LA PIOGGIA" musica
di Luis Bacalov
Se qualcuno vuole contribuire, ringrazio
Oreste
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ORESTE BORRI oborri@b-associati.it
Via dei castagni, 8
21020 Bodio Lomnago -
Varese
Italia
E-mail:haiku@mail.inet.it
Opere in lavorazione con Oliviero Malaspina
(tratto dal sito di Debora http://debora63.supereva.it/testi.html)
Prima della sua morte, Fabrizio stava lavorando ad un album. Quattro canzoni incompiute
ispirate alla notte. Il tema principale era il fascino del buio, male estremo, cecità del potere. L'opera incompiuta dedicata alla vita e alla morte di un amico sardo, era composta da quattro
notturni con la collaborazione di Oliviero Malaspina.
Note del webmaster di Viadelcampo (ON): Va detto che Dori Ghezzi ha fatto notare che Fabrizio De Andrè era solito lavorare e rilavorare sui suoi pezzi e che pubblicare qualcosa
quando era ancora in bozza può dare un'idea molto diversa da quello che potrebbe essere stato il lavoro finito.
Credo abbia totalmente ragione e quindi quanto segue va preso con molta cautela. Ricordo
che Anime Salve l'ha iniziato con Ivano Fossati ma finito da solo...
Note del webmaster di Viadelcampo (OFF)
"La prima "suite" -rivela Malaspina- era incentrata sulla notte intesa come paura del giorno. Il
punto di partenza è stata la passione per la notte (che fra l'altro ci accomuna) per ricordare un amico di Fabrizio scomparso, che aveva la fobia del giorno.
Il secondo notturno era dedicato alla notte intesa come cecità del potere, vista come una malattia contagiosa.
La terza come momento per la morte e per l'uomo votato alle estreme conseguenze del male.
La più incredibile era l'ultima, la notte vista come fenomeno fisico e atmosferico.
Ci eravamo ispirati al De Rerum Natura di Tito Lucrezio Caro. De Andrè era affascinato dalla
simmetria che si creava con "Nuvole", che era stata tratta dall'omonima opera di Aristofane. Sul piano generale l'idea era quella di spaziare in lungo e in largo sul concetto di notte vista
come momento di ritrovo di sè stessi , come momento d'amore, di perdizione e di riscatto. Per Fabrizio la prostituta che lavora di notte, ma si riscatta sempre, era uno dei simboli possibili.
Nella notte nasce il male, che riesce anche a trasformarsi in bene."
La paura dura più dell'amore
(Fabrizio De Andrè - Oliviero Malaspina)
La paura dura più dell'amore
è cenere di gramigna
è cenere fredda.
E' brina di primo mattino
che mi morde la scarpe
e deposita uova di vipera
a rovinare il letame e le erbe.
La mia grande finestra racchiude
un trionfo di colori
e paesaggi che fiaccano il cuore
mare di luna terra di sangue
Un'ombra inquieta
(Fabrizio de Andrè - Oliviero Malaspina)
Sono un'ombra inquieta
dentro la tua ombra
dove mi è lento
trovare ancora asilo
dove trovo
lucide tracce di diamante
nella luna
dissennata di carbone.
Bambino cammina sull'acqua
le stelle sono rotaie
bambino corri sull'acqua
che la vela
segue un'ombra
che sa di nostalgia.