Tutto il materiale in questa pagina viene dal sito dedicato a Riccardo, http://www.riccardomannerini.it/ per gentile concessione del figlio.i
Fabrizio De Andrè
"Riccardo Mannerini era un altro mio grande amico. Era quasi cieco perche' quando navigava su una nave dei Costa una caldaia gli era
esplosa in faccia.
E' morto suicida, molti anni dopo, senza mai ricevere alcun indennizzo. Ha avuto brutte storie con la giustizia perche' era un autentico libertario, e cosi' quando qualche ricercato bussava
alla sua porta lui lo nascondeva in casa sua. E magari gli curava le ferite e gli estraeva i proiettili che aveva in corpo. Abbiamo scritto insieme il Cantico dei Drogati, che per me, che ero totalmente dipendente
dall'alcool, ebbe un valore liberatorio, catartico. Pero' il testo non mi spaventava, anzi, ne ero compiaciuto. E' una reazione frequente tra i drogati quella di compiacersi del fatto di drogarsi. Io mi compiacevo
di bere, anche perche' grazie all'alcool la fantasia viaggiava sbrigliatissima."
(Fabrizio de Andre', in "Come un'anomalia", pp. 59-60)
Nel 2004 La Casa editrice "Libero di scrivere" pubblica "UN POETA CIECO DI RABBIA".
Una raccolta di poesie di Riccardo Mannerini.
Una prefazione di Mauro Macario e un saggio biografico di Sandra Verda completano il volume che riporta alla luce un uomo ingiustamente
messo da parte.
Costa 13,00 euro. Per ulteriori informazioni e richieste:
www.liberodiscrivere.it