viadelcampo15

Una storia sbagliata

1980  Una storia sbagliata / Titti   (Ricordi SRL 10926)

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(45 giri) (entrambe di De André - Bubola, ed. Ricordi) Non erano reperibili su CD. "Una storia sbagliata" è stato ripreso ed è disponibile nella raccolta di 14CD. "opere complete". Insieme a Titti è anche nella raccolta "In direzione ostinata e contraria"

UNA STORIA SBAGLIATA

E' una storia da dimenticare
e' una storia da non raccontare
e' una storia un po' complicata
e' una storia sbagliata.

Comincio' con la luna sul posto
e fini' con un fiume d'inchiostro
e' una storia un poco scontata
e' una storia sbagliata.

Storia diversa per gente normale
storia comune per gente speciale
cos'altro vi serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.

E' una storia di periferia
e' una storia da una botta e via
e' una storia sconclusionata
una storia sbagliata.

Una spiaggia ai piedi del letto
stazione Termini ai piedi del cuore
una notte un po' concitata
una notte sbagliata.

Notte diversa per gente normale
notte comune per gente speciale
cos'altro ti serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.

E' una storia vestita di nero
e' una storia da basso impero
e' una storia mica male insabbiata
e' una storia sbagliata.

E' una storia da carabinieri
e' una storia per parrucchieri
e' una storia un po' sputtanata
o e' una storia sbagliata.

Storia diversa per gente normale
storia comune per gente speciale
cos'altro vi serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.

Per il segno che c'e' rimasto
non ripeterci quanto ti spiace
non ci chiedere piu' come e' andata
tanto lo sai che e' una storia sbagliata
tanto lo sai che e' una storia sbagliata.

TITTI

Come due canne sul calcio del fucile
come due promesse nello stesso aprile
come due serenate alla stessa finestra
come due cappelli sulla stessa testa
come due soldini sul palmo della mano
come due usignoli pioggia e piume sullo stesso ramo.

Titti aveva due amori uno di cielo uno di terra
di segno contrario uno in pace uno in guerra
Titti aveva due amori uno in terra uno in cielo
insomma di segno contrario uno buono uno vero.

Come le lancette dello stesso orologio
come due cavalieri dentro il sortilegio
e furono i due legni che fecero la croce
e intorno due banditi con la stessa voce
come due risposte con una parola
come due desideri per una stella sola.

Titti aveva due amori uno di cielo uno di terra
di segno contrario uno in pace uno in guerra
Titti aveva due amori uno in terra uno in cielo
insomma di segno contrario uno buono uno vero.

----- Original Message -----
From: "Riccardo Venturi" <venturi@spl.at>
Newsgroups: it.fan.musica.de-andre
Sent: Saturday, November 30, 2002 1:32 PM
Subject: Una storia sbagliata


>
> Una storia da dimenticare? Da non raccontare? Forse non e' neanche
> cosi' complicata, almeno se si ha ancora la capacita' di usare della
> propria memoria. E, forse, neanche "sbagliata". E' solo una storia, e
> le storie non sono mai "sbagliate" o "giuste"; bisogna semplicemente
> pigliarle da ogni angolazione possibile, perche' ogni storia e' una
> serie di domande alle quali tocca rispondere. Domande a volte espresse
> per affermazione o come racconto, come una serie di immagini; domande
> che ne ingenerano altre, dalla piu' semplice ("che vuol dire...?")
> alla piu' complessa. Domande che non si fanno piu'. Ricordo quando, su
> questo NG, dalla domanda piu' semplice magari espressa da qualcuno che
> entrava e si volatilizzava, scaturivano discussioni  nelle quali ci si
> sforzava di rispondere, a quelle cazzo di domande. E neppure quelle
> risposte erano "giuste" o "sbagliate"; erano solo risposte.
>
> Una storia politica o una storiaccia "da basso impero"? Perche' c'e'
> di mezzo la morte di uomo, Pier Paolo Pasolini, che ha fatto politica
> e che ha dato il suo contributo a segnarla, in questo famoso
> "dopoguerra" che e' sempre di piu', oramai, un "anteguerra" o forse
> addirittura un tempo di guerra; il cannone nel cortile lo lucidiamo
> sempre, dev'essere pronto in ogni momento. Fabrizio de Andre' sa
> esprimersi per contrari. Una storia da dimenticare quando, con le sue
> parole, la fissa per sempre nella memoria; una storia da non
> raccontare quando, con le sue parole, la racconta come forse nessun
> altro ha saputo fare. Domande.
>
> Non sono e non sono mai stato un "pasoliniano".
> Ammetto onestamente che su tale cosa pesa, e pesera' sempre, la storia
> di Valle Giulia e dei celerini "figli del popolo". Che vada
> definitivamente a fare in culo, il "popolo". La poesia di Pasolini la
> butterei nel cesso in blocco, se non fosse per quelle prime,
> bellissime, poesie in friulano. Dalla passione di Pasolini per il
> "Lumpenproletariat" sono nati dei romanzi e dei film perfettamente
> definiti da De Andre': "storie diverse per gente normale", "storie
> comuni per gente speciale". Come la morte stessa di Pasolini. Lo
> scorso due novembre sono stati ventisette anni. Ventisette, lunghi,
> anni fa.
>
> Una storia un poco scontata, come dicono anche le cronache
> giudiziarie; talmente scontata che la reazione generale fu quasi di
> logicita'. Pasolini non poteva che finire cosi'. Un ragazzino adescato
> in qualche borgata o bidonville di Roma. Un "terrain vague" di
> periferia. Delle cose chieste (domande) e rifiutate (risposte). Una
> botta e via. Una pietra sulla testa; fu quella la botta. E il "via" di
> pneumatici che sgommano, che passano sopra un cadavere, che lo
> sconciano. Processi, giudici, giurati, condanne, galere. Una panoplia
> di cose gia' "deandreiane" di per se'; una storia scontata (sbagliata,
> normale, diversa) e, al tempo stesso, un destino ridicolo. Una storia
> sconclusionata. Ma di quale natura?
>
> Se fosse solo una storiaccia di cronaca nera, perche' dovrebbe essere
> "insabbiata"? E quella "spiaggia ai piedi del letto" che riporta ad
> un'altra, antica storiaccia: il caso di Wilma Montesi. C'era di mezzo
> un politico democristiano. Flash che arrivano, flash contemporanei,
> flash di una Roma dove si moriva male, per mano poliziotta, per mano
> fascista, per mano ben protetta. Come quella degli stupratori del
> Circeo. Quelle facce di merda da "bravi ragazzi", Angelo Izzo, Andrea
> Ghira e compagnia. La faccia insanguinata di Donatella Colasanti. Fu
> lo stesso anno della morte di Pasolini, il 1975; solo qualche mese
> prima. Storie sbagliate? Storie ordinarie? Diverse? Storie che si
> intrecciano, perche' tutto questo riesce a riportare alla mente una
> canzone. In questi casi, spesso, si tira in ballo l' "affresco".
>
> Notti concitate che hanno valicato gli anni; e tante altre che non lo
> hanno fatto. Che non sono state "risapute". Forse De Andre' ci ha
> voluto parlare anche di quelle, o soprattutto di quelle. Questa
> vorrebbe essere una specie di risposta, anche se non so se lo puo'
> veramente essere.
>
> Ora che il cielo ha colpito al centro quelle vite, ora che quelle vite
> pian piano si spengono definitivamente nella dimenticanza, ora che
> tornano i tamburi battenti dell' "arte per l'arte" e' bene far vedere
> che De Andre', con la sua "arte", poneva e causava soprattutto domande
> di varia natura. Era lui che scolpiva ai bordi, non il cielo. I
> carabinieri ci hanno lavorato sopra quanto dovevano farlo, e avranno
> fatto il loro solito lavoro. I rotocalchi dai parrucchieri sono da
> secoli finiti al macero; qualcuno sara' stato persino "riciclato". Per
> altre storie; perche' mica sono finite quella notte di novembre. Non
> ci sono purtroppo piu' molte persone capaci di raccontarle, queste
> storie "sputtanate" di tutti i giorni, di tutti i minuti.
>
> Ma noi ci chiediamo sempre, e su tutto, come e' andata. In quel "non
> ci chiedere piu' " finale e' contenuto il suo contrario: chiedici
> sempre. Chiediamocelo sempre, per ogni storia. Lo sappiamo che tutto
> sara' sempre sbagliato, come no; ma quando non ce lo chiederemo piu',
> uscendo di casa, saremo morti. E io voglio essere vivo. Vivo come
> Fabrizio de Andre'.
>
> Salut,
>
> --
> *Riccardo Venturi*, venturi@spl.at
> *Er muoz gelîchesame die leiter abewerfen
> *So er an îr ûfgestigen ist (Vogelweide)
> *59860 Bruay sur l'Escaut [France, Nord]
> *http://utenti.lycos.it/Guctrad/alamanno.htm
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