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Fabrizio De André e l'isola paradiso. G. Gelsomino, Quella in Sardegna è forse la
vita migliore che un uomo possa augurarsi, una terra che dovrebbe coincidere con quella che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso» Non so quanto la Gallura abbia capito De André. Di sicuro le
ha riservato un posto d'onore, che lui ha saputo meritarsi per la sua sensibilità, la sua intelligenza, il suo modo di vivere, la sua voglia di imparare e di stare in mezzo alla gente.
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Non una biografia, ma un saggio stimolante che invita alla curiosità, passando in rassegna l'intera
opera di Massimo Bubola: canzoni, racconti, traduzioni, romanzi, interviste. Il percorso artistico e culturale del songwriter veronese è raccontato, esaminato non necessariamente in ordine cronologico o per
dischi prodotti, ma per tematiche raggruppate e scandito dai ritmi e dai tempi della memoria dell'autore del saggio. Il titolo esprime nell' "ombrello d'eternità" la citazione di un verso
della ballata L'alba che verrà, contenuta nel disco prodotto da Massimo Bubola nel 2014 Il testamento del capitano; già nella titolazione si vuole precisare quella che è la caratteristica principale della
poesia buboliana, vale a dire, la tensione, la speranza d'eternità che i testi suggeriscono e verso cui è indirizzato l'itinerario artistico percorso dal songwriter veronese
Maurizio per questo sito ha stilatoun indice delle canzoni per consultare meglio il suo libro..
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La vita e l'opera di Fabrizio De André sono al centro di saggi e documentari,
omaggi e celebrazioni che hanno contribuito negli anni a trasformare l'uomo in un mito, in un'icona musicale e poetica. Una specie di totem, che incute un timore reverenziale a tratti schiacciante. E
pensare che invece lui si riconosceva soprattutto nel protagonista di Amico fragile, "evaporato in una nuvola rossa, in una delle molte feritoie della notte". Il giornalista Marco Ansaldo si mette
sulle tracce di questo amico fragile, partendo dai vicoli della Foce, le zone che lui stesso, genovese doc, aveva esplorato da ragazzino di strada. Nel ripercorrerle oggi, così diverse eppure identiche,
ricostruisce un'inedita topografia fatta di stradine e piazzette, di panchine e bar, in quel fermento musicale e intellettuale da cui scaturì la "Scuola genovese" dei cantautori e il genio di
"un giovanotto della buona società". Ma Genova da sola non basta per spiegare De André, che in quarant'anni di carriera ha mostrato mille volti, anche molto diversi: l'uomo dalla voce
profondissima, che scandisce parole dolci e terribili; l'uomo feroce con i potenti, anarchico, ruvido e solitario; l'"ateo a modo suo", lontano dalla Chiesa ufficiale ma vicino a Gesù e agli
ultimi. In questo libro, Ansaldo ricostruisce un'immagine di Faber a partire da singoli dettagli, frammenti della sua fragilità e della sua forza, lasciando che la luce di ogni nuovo frammento ne illumini un
altro. Con e-book scaricabile fino al 30-/06-/2016.
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Quella del rapporto tra la canzone e la poesia, specialmente quando si parla della
cosiddetta "canzone d'autore", è una lunga querelle. Iniziata, qualche anno fa, proprio con Fabrizio De André, la sua opera inimitabile e la sua delicata, "poetica" scrittura. Questo
libro intende superare gli schemi fino ad ora utilizzati, proponendo un'analisi che parta dalla canzone come forma espressiva a sé, per poi restringere progressivamente il campo. Il primo passo è misurare le
distanze e le contiguità della canzone con le altre modalità di espressione artistica, in primis la poesia e il video. Poi analizzare le strutture testuali dei macro-generi della canzone italiana: la canzone di
largo consumo, il rap, la canzone sanremese e la canzone d'autore. È partendo da questa cornice che l'autore si cala nel mondo di Fabrizio De André. E formula, dopo un'attenta analisi, una tesi
decisamente inedita. De André non è un poeta, come molti spesso impropriamente hanno affermato. È piuttosto un "filosofo". De André può e deve essere analizzato da un punto di vista intellettuale.
Nasce da qui l'accostamento con il filosofo francese Michel Foucault.
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Il ribelle di regime. La funzione antisociale delle canzoni di De André
Copertina flessibile – 4 set 2015 - di Michele Antonelli, Il Cerchio editore. Fabrizio De André rappresenta ancor oggi un'icona della musica cantautoriale e della cultura italiana. Era quindi
necessario che qualcuno si incaricasse di radiografare questo mito postmoderno, evidenziandone le reti ideologico-politiche che l'hanno sostenuto e creato. Un testo che provocherà molta discussione sui
media nazionali, un sasso nello stagno delle idee consolidate della Terza Repubblica. La tesi dell'autore è che "le canzoni di De André, in nome di un diffuso spirito di ribellione, hanno contribuito
allo scardinamento della morale e delle istituzioni comunitarie tradizionali..."
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Le parole che volevo ascoltare.
De André traduce Cohen e Dylan Copertina flessibile – 17 feb 2015 di Andrea Podestà (Autore), Manuela D'Auria (Autore), Editrice Zona. In questo libro si racconta la nascita e "la storia italiana" di cinque canzoni che Fabrizio De André prese a prestito da due tra i più grandi cantautori di lingua inglese, Leonard Cohen e Bob Dylan: Suzanne, Nancy, Giovanna d'Arco (Cohen), Via della Povertà e Avventura a Durango (Dylan)
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La Bibbia di De André
Copertina flessibile – 1 gen 2015 - di Brunetto Salvarani, Claudiana editore. Brunetto Salvarani ripercorre le domande sulla religione e le tracce della Bibbia affioranti a più riprese nella produzione del Bob Dylan italiano, l'agnostico Faber, di cui racconta la vita corsara e i temi chiave, intrecciando strettamente biografia e scelte artistiche.
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De André... che bella compagnia. Dialogo tra memoria e presente Copertina flessibile
– 20 dic 2014 di Romano Giuffrida. EdizioniPiagge. Una revisione del precedente libro di Giuffrica (qui ripubblicato), visto come "memoria" ed il presente, con le nuove esperienze e i nuovi
incontri che fanno decisamente riflettere.
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Parlavi alla luna giocavi coi fiori.... Omaggio a Fabrizio De André, VI edizione
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Sulla cattiva strada. La spiritualità di Fabrizio De André. Fabrizio Filiberti e Milena Simonotti, Moretti &
Vitali editori. Il libro vuole ripercorrere l'opera di Fabrizio De André facendo affiorare le radici della sua sensibilità certamente laica, ma unita a dimensioni proprie del
sentire religioso e cristiano, in particolare. Non per "battezzare" Fabrizio - che rimane estraneo ad ogni appartenenza - ma per raccogliere motivi senza i quali riteniamo non si può adeguatamente
comprenderlo. Una religiosità, in fondo, mai negata, sviluppata in quella forma liminare al religioso e all'etico che appartiene ad una visione complessiva e profonda della realtà vicina alla mistica. Una
laicità mistica, dove l'ultimo termine è aggettivo, modalità di esercizio della laicità. Al di là del bene e del male, sulla cattiva strada. Questa dimensione - che crediamo ultimamente propria di ciascuno -
lo fa trasversale ad ogni appartenenza religiosa, morale, politica, rendendolo affine e connaturale a tanti, credenti e non credenti, a uomini di diversa convinzione morale e politica.
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Fabrizio De André "Amico fragile": parole e visioni. Liceo Classico Paciolo -
D'Annunzio. Mattioli 1885. Il sottotitolo dice: "Breviario di lettura per testi esemplari". Si tratta del lavoro della Classe III A del liceo, anno scolastico 2012-2013, ovviamente coadiuvati e supportati da
insegnanti lungimiranti.
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Sopra ogni cosa. Il mio vangelo laico secondo Fabrizio De André nel testamento di un profeta. Don Andrea Gallo. Illustrazioni Vauro. Piemme. Questo è il libro a cui don Andrea Gallo ha lavorato fino all'ultimo giorno, nato sul le ali dell'amicizia "angelicamente anarchica" intrattenuta per anni con Fabrizio De André. Ancora giovane liceale, Faber folgorò il prete di strada con un suo componimento scolastico dal quale già traspariva l'insofferenza nei confronti del potere e l'intolleranza per le istituzioni ingiuste. Aveva solo diciassette anni, ma le sue parole erano già colme di forza e compassione. Il rapporto crebbe passeggiando per le vie del ghetto di Genova, calpestando il selciato di quella Via del Campo che avrebbe ispirato molti dei capolavori del grande cantautore: Princesa, Crèuza de ma, Bocca di Rosa... Per comporre il suo "vangelo laico", contrappuntato dalle pungenti vignette di Vauro, don Gallo ha scelto dodici delle canzoni più amate di Faber per rilanciare quei valori che sono stati per lui ancor più imprescindibili e non negoziabili di quelli religiosi: "Perché il tessuto della laicità si fonda su princìpi condivisi che devono diventare patrimonio di tutti". In questa Buona Novella, sacra e profana, soffia quel vento libertario che ha percorso negli anni le parole appassionate di un grande profeta e i versi del più grande cantautore italiano del Novecento.
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2013
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Fabrizio De André. Canzoni nascoste, storie segrete. Walter Pistarini. Giunti
editore. Il seguito del volume del 2011 concentrato sulle canzoni ufficiali scritte ed eseguite da Fabrizio De André. Qui si prendono in considerazione gli inediti apparsi dopo la morte, le
collaborazioni, le partecipazioni a dischi con altri, le colonne sonore, sempre seguendo la formula del primo libro di ricerca, aneddoti e dichiarazioni di FDA e testimoni diretti per ricostruire
nei dettagli la storia dei singoli brani. In una seconda parte l'autore si sofferma su particolari curiosi e poco conosciuti della vita di Faber, dalle incisioni giovanili con il nome
d'arte di Fabrizio alla FaDo e alla storia di Maureen Rix, che cantò con lui in Geordie. Molte le interviste: Dori Ghezzi, Ricky Gianco, Baccini, Max Manfredi, Teresa De Sio, Troubaires de Coumboscuro,
Michele, Roberto Ferri, Piero Parodi.
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Faber è solo rossoblu. Di Fabrizio Calzia e Laura Monferdini. Un libro di veri appassionati, e lo si stente!
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Le orme della parola. Da Sbarbaro a De André, testimonianze sul Novecento
. G. Luigi Beccaria, Rizzoli editore.Raccontare il Novecento attraverso le orme e le tracce degli autori più amati che hanno saputo cogliere il linguaggio nella sua onnipotenza ma anche nei suoi limiti.
È questo il sentiero scelto da Gian Luigi Beccaria: una strada personale che tocca alcune stelle polari come Giorgio Caproni, e incontra amici come Claudio Magris saggista e scrittore, Edoardo Sanguineti e
Giorgio Bàrberi poeti. Il libro ci regala un Novecento intimo, che si immerge nei versi carnali di Ignazio Buttitta e che riemerge nella prosa senza sfumature di Primo Levi, in quella epica
dell'amatissimo Fenoglio, in quella scabra e ironica di Pietro Chiodi, o nelle storie raccontate da Vassalli. Senza dimenticare alcune vette - Sbarbaro, gli stessi Caproni e Bandini, Giudici e Sanguineti
- e a sorpresa, anche Fabrizio De André.
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Il Grifone fragile. Fabrizio De André: storia di un tifoso del Genoa
. Di Tonino Cagnucci. Limina editore. Fabrizio De André s'è fatto cremare con la sciarpa del Genoa. Il pallone sta dalla parte della vita. De André come nessun altro è
stato da questa parte. Fa scalpore la sproporzione fra quanto scritto sul suo cuore, alla ricerca del suo cuore, e il suo cuore semplicemente rossoblu. Il Genoa è stato il suo pudore. In tutta la sua
produzione non l'ha mai nominato. Il Genoa è stato il suo amore. E quando verranno a chiedertelo un amore così lungo tu non darglielo in fretta... Non l'hanno ancora fatto. Il vero De André apocrifo
è questo.
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"Ostinato e contrario", di
Serena Maffia. Einaudi. E' un ritratto di Fabrizio De Andrè, un ritratto simbolista dalle pennellate impressioniste. Questo perché ciò che lo spettacolo si propone di fare è di ricordarlo non nella sua
icona oramai impressa nella mente di tutti, ma nella sua essenza e per la luce che la sua voce e la sua musica emanavano insieme all'amabilità e all'ironia della sua canzone. Il mondo di Fabrizio De
Andrè non è quello in cui ha vissuto ma quello in cui continua a vivere, un mondo animato da bambini, soldati, nani e prostitute, e pur sempre straripante d'amore, nella buona o nella cattiva sorte.
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La
terapia De André. Come comprendere il disagio psicologico attraverso le parole del grande cantautore. Gabriele Catania, Sperling & Kupfer. Da alcuni anni lo psicoterapeuta Gabriele
Catania utilizza il canzoniere deandreiano per aiutare i suoi pazienti a superare le piccole e grandi difficoltà interiori e relazionali, dagli attacchi di panico all'anoressia, dalla paura della morte
al rapporto conflittuale con i genitori, dal desiderio di essere accettati al bisogno d'amore. In questo libro racconta nove casi esemplari e ripercorre attraverso le storie dei personaggi la visione,
cruda e consolatoria al tempo stesso, di Faber, il poeta che nella solitudine dei diversi e degli incompresi ha saputo vedere "una goccia di splendore". Con un contributo di Dori Ghezzi.
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Fabrizio De André. Donne pensate con amore
. Marrucci Marianna, Zona, 2013 Rappresentative o radicalmente alternative (comunque esemplari) rispetto alla realtà, mitizzate eppure potentemente terrene e dissacranti rispetto al potere (sempre
maschile), le figure femminili sono fondamentali nell'opera di Fabrizio De André. Questo libro, nato da una lunga e appassionata ricerca d'archivio tra le carte e i libri dell'artista, indaga la
fisionomia, la funzione e il senso dei suoi personaggi femminili, anche in relazione a quelli maschili. Se la donna, interdetta per secoli alla dimensione di autrice, ha nutrito la tradizione letteraria come
destinataria di versi d'amore e musa ispiratrice, e se è vero che il progetto artistico di De André punta a un riversamento della letteratura in musica, porre l'attenzione sulle presenze femminili
nei singoli brani, negli album e nei concerti permette di considerarne sotto una nuova luce i grandi nuclei tematici, i riferimenti culturali e lo sguardo sulla realtà.
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http://www.ibs.it/code/9788864383026/marrucci-marianna/fabrizio-de-andr-eacute-donne.html
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Roberto Argenta, Storia di Marinella... quella vera
. Neos edizioni, Rivoli (TO). Finalmente la storia della lunga ricerca che ha permesso a Roberto Argenta di scoprire la storia che molto probabilmente ispirò la famosa canzone a Fabrizio
De André.
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Fabrizio De Andre'. Laddove in pieno giorno risplendono le stelle
[Formato Kindle] Antonello Zappadu. Un racconto per immagini ed esperienze, istantanee fatte ad un amico conosciuto in giovane età, da
sempre punto di riferimento del mio gusto artistico e musicale. L'amico è Fabrizio De Andrè, le foto, quelle specifiche che lo riguardano, scattate, per una pura coincidenza del destino poco prima che
morisse. Probabilmente sono l'ultima testimonianza "visiva" della sua parabola umana. La riflessione, racconta anche altro visto che accompagna momenti della sua sardità, il sequestro nell'hotel Supramonte e
l'eremo nella tanca dell'Agnata. C'è anche qualcos'altro. Per esempio alcuni fotogrammi coreani, ai tempi dell'Olimpiade, quando nel procedere al completamento del servizio, con gli occhi rossi e il
cappello in mano, mi sentivo come colui che osserva quelle giovani professioniste del sesso che, senza pretese, anch'esse portavano l'amore nel paese. Ognuno di noi, a suo tempo, ha potuto o saputo salutare
Faber a modo suo, chi con un bacio, chi con un fiore. Un omaggio ad un "sardo" che col suo Addio, mi ha fatto convinto che assieme a lui se n'è partita la primavera.(A. Zappadu) www.logus.it
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"C'era una volta De André
" di Sara Boero. prefazione di Don Andrea Gallo. Chinaski Edizioni. 2013 A quattordici anni dalla sua scomparsa, la
voce di Fabrizio De André ci accompagna ancora, insieme alla sensazione di aver perso un amico troppo presto. Ma che influenza ha il grande artista genovese su chi questo amico non lo ha mai veramente
incontrato? Sara Boero, giovane scrittrice concittadina di Faber, ripercorre la vita e la carriera del cantautore, raccontandoci perché, per la sua generazione, De André sia altrettanto indimenticabile. Una
cronaca sincera e delicata, attraverso le parole di un'altra "cantastorie" che non lo ha mai conosciuto ma ama profondamente la sua musica. Un percorso originale, fatto di testimonianze,
interviste e riflessioni, per provare a capire il segreto del talento straordinario che ha catturato l'anima di tante diverse generazioni. "C'era una volta De André" è soprattutto un
omaggio commosso, una dichiarazione d'amore e gratitudine per quel poeta con la chitarra che, con canzoni scritte quarant'anni fa, riesce ancora a raccontarci l'oggi. E, troppo spesso, ad aprirci
gli occhi. Con un intervento esclusivo di Don Andrea Gallo.
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