Spilimbergo PN
Caro Walter,
Avevo tenuto da parte questi due biglietti dell'ultimo concerto di Fabrizio De André che vidi. Era la serata finale della rassegna friulana di musica folk che si tiene per tutto il mese di luglio, ogni anno.
Il cantautore scomparso fu preceduto sul palco da un gruppo svedese di musica popolare, tali Plommon. Il gruppo era composto da quattro ragazze, accompagnate se ben ricordo da qualche strumento nelle retrovie, che non si riusciva a capire se fossero sorprese o spaventate dall'avere davanti una platea così numerosa.
Alla fine dissero però di essere molto contente di essere state ascoltate da tanta gente. Fabrizio quando entro successivamente, ebbe niente da dire su di loro. Al massimo una battuta se la memoria non mi inganna anche perché dovette elogiare il suo amico inglese Allan Taylor.
Quest'ultimo, uscito sul palco insieme a Fabrizio e agli strumentisti, suonò nella stessa piazza il giorno prima.
Si è trattato sicuramente del concerto di Fabrizio più bello al quale io abbia assistito. Era circondato da degli strumentisti molto bravi oltreché numerosi. Il suono era ottimo, sarà stata l'acustica della piazza, non so.
Aveva un coro di tre belle ragazze più sua figlia, peraltro molto bella, che cantò la parte femminile di Geordie dando vita ad un quadro molto suggestivo. E poi Fabrizio era particolarmente ispirato, non direi bravo, è che andava avanti da solo senza alcuno sforzo come trasportato da qualcosa di indefinito e vieppiù mi accorsi subito, con un sospiro di sollievo, che non fumava.
Qualche mese dopo capii il perché. Si trattava di un presagio e non di un semplice seppur impossibile allontanamento di un vizio.
Ti mando due biglietti, col retro, l'altro era della mia morosa con la quale vidi il concerto. Ella non conosceva Fabrizio, era russa, biancorussa, alla fine anche lei mi disse che fu un bel concerto.
Un saluto Loris