La fiera della Maddalena
La fiera della Maddalena
"Questo brano l'ho composto un pomeriggio, a Roma, in un appartamento dove stavo, nel quartiere Primaralle; ma mi frullava in testa da un po'. Lo pensavo come la traduzione di una canzone che non c'è. L'hanno paragonato al fado, la canzone di Lisbona. Per me è un grande complimento - il fado è una canzone moderna (fine ottocento, inizio novecento) dalle radici antiche."
"Fabrizio De André amava «La fiera della Maddalena» perché, a suo dire, era un brano di origine colta ma di intenzione popolare, come la «La Baronessa di Carini».
C'è da aggiungere che, quando nacque, era molto più lunga. Per motivi di produzione l'ho drasticamente ridotta (infatti la chiamavo "Boxing Maddalena", da un film in voga allora, che parlava di una bellezza mutilata). Poi mi sono abituato a cantarla così e, francamente, mi sembra duri pure troppo - e non mi dispiace questa sua caratteristica aperta - il fatto che «non finisce»... " - Max
Mi son trovato sveglio con il lichene nei miei capelli.
Mi son trovato sveglio con il levante nei miei capelli.
Non vedevi più un filo d'acqua, solo le briciole dei ruscelli.
Non sentivi più un filo d'acqua, solo stormire occhi d'uccelli.
Ho chiesto dov'è la strada per la fiera della Maddalena.
Ho chiesto qual'è la strada per la fiera della Maddalena.
Lontano i musicanti si sentivano a malapena.
Nei giorni che ogni momento era la diga di un fiume in piena.
Lailala...
Ho saltato il roveto con un passo da equilibrista.
Ho saltato il roveto col mio passo da equilibrista.
Piangevo bacche di sangue, come il rosario dell'ametista,
ridevo di meraviglia, sgranando gli occhi dell'ametista.
Ho comprato una chitarra alla fiera della Maddalena.
Ho comprato una chitarra alla fiera della Maddalena.
Per ogni bugia che ho detto ho acceso in chiesa una candela.
Per ogni bugia che dico accendo al sole il telo d'una vela.
Sentivo una canzone, non era mia, nè di nessuna.
La trama così sottile che non vedevi la cucitura...
Son brividi di ragnatela sul volto pallido della luna,
son brividi lungo la schiena sotto le reti della calura.
Lailala...
Volevo una canzone come una vergine che va sposa.
Volevo una canzone come una vergine che va sposa.
Tutti a farle il filo intorno perchè bella, perchè¨ ritrosa.
tutti a filo di coltello perchè preomessa, perchè gelosa.
Volevo una canzone come una donna di malaffare,
di tutti e di nessuno, come la lingua, come un altare.
Tutti in fila al lavatoio, quando all'alba si va a lavare.
Tutti in fila sul portone, lei sola sceglie chi deve entrare.
Lailala...